Sono 9.134 i morti in Italia a causa del coronavirus, con un aumento di 969 decessi. È l’incremento più alto di vittime dall’inizio dell’emergenza (50 però sono morti relative a ieri e non conteggiate). Ieri l’aumento era stato di 662. Il dato è stato reso noto dal commissario straordinario Domenico Arcuri durante la conferenza stampa della Protezione Civile. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto quota 86.498: l’Italia supera così la Cina, ferma a 81.897, secondo quanto riporta la Johns Hopkins University. L’incremento rispetto a giovedì è di 5959 casi positivi (ieri erano 6153 i nuovi contagiati). La curva dei contagi complessivi ha quindi ricominciato a calare, registrando un incremento del 7,39% e riprendendo la tendenza verso un appiattimento in atto dal 20 marzo.
Sono complessivamente 66.414 le persone attualmente positive al Covid-19 in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 4.401. Giovedì l’incremento era stato di 4.492. Di tutti i malati, il 6% si trova ricoverato in terapia intensiva: significa 3.732 persone, 120 in più rispetto a ieri. Di questi, 1.292 sono in Lombardia. 26.029 sono poi ricoverati con sintomi e 36.653 sono quelli in isolamento domiciliare. Sono infine 10.950 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il virus, 589 in più di ieri.
I tamponi complessivi sono 394.079, dei quali quasi 227mila in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
Le persone risultate positive al Coronavirus in Calabria sono 494 (+101 rispetto a ieri). Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:
– Catanzaro: 15 in reparto; 12 in rianimazione; 101 in isolamento domiciliare
– Cosenza: 41 in reparto; 3 in rianimazione; 74 in isolamento domiciliare; 8 deceduti
– Reggio Calabria: 25 in reparto; 6 in rianimazione; 95 in isolamento domiciliare; 7 guariti; 7 deceduti
– Vibo Valentia: 3 in reparto; 1 in rianimazione; 21 in isolamento domiciliare; 1 deceduto
– Crotone: 19 in reparto; 0 in rianimazione; 53 in isolamento domiciliare; 2 deceduti
La giornata di oggi in Calabria è decisamente da picco con 101 casi in più rispetto a ieri ma il dato è chiaramente condizionato dalla bomba sanitaria della casa di cura Domus Aurea di Chiaravalle dove siamo arrivati a 61 positivi. Tuttavia, si registrano incrementi significativi anche a Cosenza (+20) e a Reggio Calabria (+15).
I decessi salgono a 19. Il tampone post mortem del paziente 81enne di Cosenza è risultato positivo e di conseguenza sono 8 le persone decedute all’ospedale dell’Annunziata. Nella giornata di oggi, si registrano altri due decessi a Reggio Calabria. Si tratta di due pazienti ricoverati entrambi al Grande Ospedale Metropolitano. Uno dei due è un 89enne, già gravato da altre patologie. Prima di giungere in ospedale era ospite di una struttura per anziani di Melito Porto Salvo. Come sia stato contagiato è ancora al vaglio delle autorità sanitarie competenti.
A Catanzaro è morto il paziente dializzato di 76 anni, tra i primi casi all’ospedale Pugliese; a Crotone un architetto di 68 anni. Il paziente di Catanzaro non è ancora inserito nel bollettino della Regione.
Dei 19 deceduti, 8 a Cosenza, 7 a Reggio, 2 a Crotone, 1 a Vibo, 1 a Catanzaro
Solo due ricoveri in più, all’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone.
COSENZA, 45 RICOVERI
Sono 45 i ricoverati all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, dei quali 3 in Rianimazione. Il focolaio del Savuto oggi è quello che registra più casi. Sono tutti del Savuto i pazienti ricoverati oggi: il sindaco di Carpanzano Giuseppe Vigliaturo (altro comune a pochi chilometri da Rogilano e tra l’altro anche dipendente comunale nella stessa Rogliano), un idraulico di 53 anni di Marzi e un carabiniere originario di Dipignano, residente a Mangone e in servizio a Rogliano, che, secondo quanto si è appreso, è risultato positivo. Com’era fin troppo facile prevedere, la positività del carabiniere ne ha fatto scaturire ancora altre tra i suoi colleghi: al momento sarebbero alti otto i carabinieri della caserma di Rogliano contagiati. Ed è fin troppo semplice collegare questi casi a riunioni con gli amministratori di Rogliano rimasti infettati. I ricoverati provenienti dai comuni del Savuto salgono a 12 tra Rogliano, Santo Stefano, Belsito, Marzi, Carpanzano e Mangone mentre i positivi superano ormai le 20 unità. E si attendono ancora altri esiti di tamponi.
Sul versante jonico, sembra che si sia frenata l’espansione del contagio su Corigliano-Rossano, che con i suoi 18 casi (13 ricoverati) è la città calabrese più colpita dal virus. Preoccupa invece la situazione di Bocchigliero, che ricorda molto quella della Domus Aurea di Chiaravalle. Sono 21 i casi riscontrati partiti dalla casa di riposo Santa Maria e 3 i ricoverati. Provengono da Cariati (3 di cui uno ricoverato a Catanzaro), Francavilla Marittima e Scala Coeli gli altri pazienti ricoverati.
Non ci sono stati nuovi casi sul Tirreno (9 pazienti ricoverati), a Cosenza (4), Tarsia (1), Roggiano (2), Rende (1). Ma da San Lucido ormai da qualche ora si rivolgono pressanti appelli alle autorità sull’inefficacia delle misure adottate per gli isolamenti domiciliari e si temono ancora brutte notizie (http://www.iacchite.blog/coronavirus-lappello-di-san-lucido-alla-regione-nuove-misure-per-lisolamento-e-tamponi-a-tappeto/).
REGGIO, 33 RICOVERATI
I pazienti ricoverati al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria sono attualmente 33: 23 ricoverati nel reparto di Malattie Infettive, 4 ricoverati nel reparto di Pneumologia
e 6 ricoverati in Terapia Intensiva.
IL BOLLETTINO DELL’ASP DI CROTONE, 19 RICOVERATI
Per quanto riguarda Crotone al 27 marzo sono stati registrati 88 casi complessivi di infezione da coronavirus (10 in più di giovedì), dei quali 2 deceduti, 19 ricoverati presso il ‘San Giovanni di Dio’ di Crotone (18 sono assistiti presso il reparto COVID 19/Malattie Infettive e 1 presso il reparto di Terapia Intensiva), 5 presso il nosocomio ‘Pugliese – Ciaccio’ di Catanzaro, 1 presso il Policlinico Universitario Mater Domini di Catanzaro e 61 in isolamento e sorveglianza attiva domiciliare. Le attività di sorveglianza sanitaria nel crotonese vengono regolarmente effettuate sul territorio su 863 soggetti classificati come “contatti stretti” di soggetti risultati positivi all’infezione virale.