Il sequestro di tutto l’ambaradan di piazza Fera a Cosenza, da anni quartier generale della ‘ndrangheta e del (sotto)clan di Mario Occhiuto detto il cazzaro, ha finalmente scoperchiato il pentolone della massomafia di stato nella città dei Bruzi, che da decenni ammorba l’atmosfera e coinvolge tutto il ceto politico e la classe dirigente.
Tra i “soci occulti” ma ormai più neanche tanto del cazzaro, non c’è dubbio che un ruolo di grande importanza lo rivesta il “signor” Renato Nuzzolo, plurifallito e assetato di soldi e fama, che da anni è entrato a pieno titolo nel cerchio magico del truffatore mafioso che ancora per poco viene lasciato alla guida della città.
Renato Nuzzolo è uno dei quattro figli di un galantuomo quale era il padre, che aveva fatto nascere a Cosenza un’azienda che spiccava per efficienza e serietà e che tutti ricordano con rispetto. Successivamente, una volta finita in mano ai figli (noti incapaci che amano vivere al di sopra delle loro effettive possibilità), naturalmente l’azienda di famiglia è naufragata.
Una volta sull’orlo del baratro, i fratelli Nuzzolo, con in testa il re de kecchini – Renato per l’appunto, hanno pensato bene di bruciare fornitori, dipendenti e quella mezza Cosenza che li ha aiutati economicamente (conoscendo la serietà del padre) quando piangevano miseria perché non avevano nemmeno i soldi per fare benzina. Sotto certi aspetti, lo stesso percorso di Mario Occhiuto e si sa che, prima o poi, quelli che sono simili si “accoppiano”.
Nuzzolo il plurifallito, fino a quando gli ha fatto comodo, ha sempre ostentato legami a filo doppio anche con l’ex vicesindaco Katya Gentile, che poi ha pensato bene di abbandonare dopo le note vicende che l’hanno portata a separarsi dal cazzaro. E Nuzzolo, che è uno che “annusa” l’aria, non ha avuto dubbi su chi scegliere…
Da allora Renato è diventato il primo leccaculo del sindaco Occhiuto, facendogli da prestanome per tutte le attività per le quali sbavava, ossia Le Cucine di Palazzo Salfi, il Museo Multimediale di piazza Fera oggi finalmente sequestrato e anche la Residenza Ruggi d’Aragona. Eh sì, Nuzzolo è riuscito ad arrivare anche alla “cultura” associandosi al marchese de noantri, rampollo decadente della famiglia Bilotti. Del resto, come vedete nella foto di copertina, per capire di che soggetto stiamo parlando, basta ricordare le interviste contrite di Nuzzolo il plurifallito dopo la morte di quelle tre povere anime a causa dell’ “inspiegabile” incendio a corso Telesio sul quale chiaramente il porto delle nebbie ha fatto cadere l’oblio eseguendo gli ordini della massomafia.
Già, perché grazie al sindaco il signor (?!) Nuzzolo è diventato anche esperto (!!!) di arte, di storia, e persino di ristorazione… in realtà ha ottenuto la possibilità non solo di campare, ma anche di continuare ad atteggiarsi sempre di più in una città che, purtroppo per lui, è piccola e sa tutto di tutti. Salvo essere mandato in maniera sacrosanta a quel paese da chi lo conosce e sa bene di che pasta è fatto.
Ma quello che è stato scoperto circa un anno fa va anche ben oltre semplici “partecipazioni” o intestazioni fittizie di beni ed altro: nell’atto redatto dal Comune a firma ingegnere Converso, dove si verbalizzava l’avvenuto sopralluogo all’interno dei locali sottostanti piazza Fera/Bilotti, che certificava di fatto l’esistenza del soppalco come opera abusiva per l’orripilante Mc Donald’s, il referente legale della Bilotti Parking, che dopo l’arresto di Barbieri è divenuta “titolare” dei servizi connessi all’opera, risulta essere proprio Renato Nuzzolo.
Quindi non solo il responsabile dell’agenzia di pubblicità legata al parcheggio, ma anche colui il quale cura gli affari della Bilotti Parking a Cosenza. A che titolo? Certo, la Bilotti Parking può nominare chi gli pare, ma è quantomeno strano che la scelta locale ricada proprio su Nuzzolo. E’ chiaro che Nuzzolo è il prestanome di Occhiuto anche nell’affare McDonald’s. Perché la Bilotti Parking, che doveva gestire il salone espositivo di arte contemporanea, così come previsto dal progetto, ha capito che questa iniziativa non avrebbe mai funzionato economicamente, mentre affittando i locali al signor McDonald’s, oltre a garantirsi una entrata mensile, garantisce anche un continuo flusso di auto e persone al parcheggio. Ed è chiaro che nel cambio di destinazione d’uso degli spazi qualcuno ci guadagna. E le forzature amministrative poste in essere pur di accelerare la “pratica”, come quella di costruire il soppalco senza aspettare la risposta delle istituzioni preposte, lo dimostrano. Tutto doveva avvenire in silenzio e in fretta, fino al giorno dell’apertura, ma così non è stato. Le notizie filtrano e gli sgami escono.
Ma la domanda che oggi poniamo a questo soggetto è: ma lo sai che cosa ti aspetta una volta che gli equilibri politici – tra molto meno di un anno – cambieranno e porteranno finalmente i cosentini a lasciare al proprio destino Occhiuto e tutta la sua cricca di lestofanti?
C’è un ultimo grottesco aspetto della figura di Nuzzolo che va chiarito ai cosentini. Le conoscenze che millanta continuamente con esponenti della cosca reggina dei De Stefano, sono solo aria fritta. I Nuzzolo non li calcola nessuno a Reggio Calabria… neanche dopo il selfie con Gratteri… E il magistrato è un tipo vendicativo: quel selfie glielo farà pagare con gli interessi. Gliel’ha giurato. Sempre a futura memoria.