Corigliano-Rossano, la battaglia solitaria di Stasi: “Sei giorni per avere i risultati dei tamponi! Oggi vado alla Regione”

Il sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi continua la sua battaglia contro l’inefficienza e il gioco al massacro della Regione Calabria per la “strategia” dei tamponi. Purtroppo, a Cosenza (soprattutto) e a Catanzaro le città sono in mano a soggetti del centrodestra e dunque i sindaci sono sottomessi non tanto al volere di un presidente che sta lì solo per “pennacchio” ma a quello del grande capo Salvini e di tutta la feccia leghista che si porta dietro. Mentre a Reggio, il sindaco Falcomatà ha già avuto modo di scontrarsi più volte con la Santelli, facendole fare anche un’altra delle sue ormai leggendarie figuracce, sbugiardando clamorosamente i dati di quel Bollettino al quale ormai non crede nessun calabrese. Flavio Stasi tuttavia è impegnato in una battaglia ben più importante rispetto a quella di Falcomatà. 

Ecco quanto ha scritto ieri notte ai suoi concittadini nell’unico “Bollettino” credibile per quanto concerne l’emergenza virus in Calabria.

dalla pagina FB di Flavio Stasi, sindaco di Corigliano-Rossano

Stanno arrivando i risultati dei tamponi del 6 Maggio di cui dobbiamo aspettare conferma oggi 12 maggio. Servono commenti? No, la cosa si commenta da sola.
Sapete che sono stato sempre trasparente con voi, e continuerò a farlo. Ci sono possibilità che uno di questi nostri concittadini risulti positivo, seppure il risultato è ancora da confermare definitivamente. Abbiamo già valutato l’ipotesi insieme all’infaticabile Dipartimento Prevenzione appurando per fortuna che si tratterebbe di una persona già in quarantena domiciliare e che quindi non ci sono pericoli per la salute pubblica. Da questo punto di vista, in attesa della conferma, possiamo comunque stare assolutamente tranquilli.
Ma voglio fare una ipotesi: mettiamo il caso che non si fosse trattato di un concittadino già in quarantena, sarebbe stato accettabile avere risultati dei tamponi dopo 6 giorni? No, per nulla.

Io sono profondamente convinto che in Calabria ci siano tutte le condizioni per anticipare le aperture e se il Governo lascerà discrezionalità alle regioni a partire dal 18 maggio, sono certo che saremo in grado di riprendere molte attività, ma non senza un monitoraggio costante del territorio. Si sta scherzando col fuoco.
Oggi mi recherò in tutte le sedi della governance sanitaria regionale per rivendicare un cambio di rotta radicale in questo senso.