di Francesca Canino
Sotto attacco la dirigenza dell’Annunziata di Cosenza da parte dei consiglieri comunali cosentini e della Fismu (Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti). Per mesi abbiamo esposto i problemi della sanità bruzia, denunciando’ l’assenza di una guida all’ospedale di Cosenza, i continui viaggi del commissario verso la zona rossa, le quarantene non rispettate, i finanziamenti persi grazie alla triade dirigenziale, il licenziamento di un atto aziendale risibile e la scarsa organizzazione in ospedale durante la pandemia. Appare, pertanto, tardivo l’interesse che oggi manifestano i consiglieri comunali cosentini di minoranza (soprattutto del Pd), considerato che durante il confinamento abbiamo di continuo informato i cittadini sui servizi e sui disservizi all’Annunziata. Perché intervengono solo ora? Nei giorni scorsi, infatti, il commissario dell’Azienda ospedaliera, Giuseppina Panizzoli, è stata ascoltata in Commissione sanità dai consiglieri comunali, che si sono decisi a intervenire dopo mesi di disinteresse totale per «evitare che l’ospedale scivoli verso il declino», sottolineando che la situazione è a dir poco allarmante.
«File di attesa sempre più lunghe e malati oncologici costretti ad attendere mesi per essere operati, lavori per l’ampliamento del Dea non ancora completati… – si legge in una nota dei consiglieri comunali -. Ci sono circa 30 malati oncologici che aspettano di essere curati e di entrare in quella benedetta sala operatoria con la speranza di sconfiggere il loro male… Inoltre non sono ancora riprese tutte le attività ambulatoriali che di fatto provocano un affollamento del Pronto soccorso. La vicenda Cup è a dir poco allarmante: ore e ore di fila, a volte senza riuscire ad eseguire la prenotazione di una visita o un esame necessario. Ci troviamo assolutamente in disaccordo con l’accorpamento di Pediatria e oncologia pediatrica che tante preoccupazioni ha causato alle famiglie dei piccoli pazienti».
Il commissario ha accolto tutte le richieste avanzate in commissione, assumendo anche «l’impegno preciso che con lo sblocco del turn over verranno ripristinati servizi e posti letto dando attuazione al Piano di fabbisogno del personale approvato a fine aprile». Non sappiamo se il commissario avrà il tempo per fare quanto promesso, il suo mandato scadrà a fine estate e gli impegni presi si riveleranno vani. D’altronde, da quando si è insediata la Panizzoli, l’ospedale è andato avanti per forza d’inerzia (anche durante la pandemia) e nessun grido d’allarme si è mai levato da parte dei consiglieri.