50 anni dai moti di Reggio. La lezione (attuale): laboratorio tra destra eversiva e ‘ndrangheta
In questo mese di luglio ricorrono i 50 anni dalla celeberrima rivolta di Reggio Calabria. Ovvero la contesa per il capoluogo regionale tra Catanzaro e Reggio, le aspirazioni clamorosamente troncate di una città e di una provincia e le estreme condizioni di miseria, povertà e sottosviluppo, nel luglio 1970 portarono all’esplosione di una rivolta che fu un unicum nella storia.
«Specie nei quartieri popolari v’erano tanti ragazzi che ritenevano che Reggio potesse esser difesa dai partiti della sinistra o di centro-sinistra. E, dopo la posizione assunta dai partiti di sinistra e di centro-sinistra contro Reggio, questi ragazzi hanno ritenuto di dover rivedere la loro posizione anche politicamente. Molti, oggi, fanno i fascisti semplicemente perché ritengono che la battaglia di Reggio sia interpretata in modo fedele solo dai fascisti»
Da un’intervista di Oriana Fallaci a Ciccio Franco, leader della rivolta
In quell’occasione si saldarono rapporti e amicizie che poi tornarono utili quando i posti da assaltare non erano più dietro sacchi di protezione, ma dietro scrivanie. Rapporti che ritornano utili …
Da Teorema Cosenza di Saverio Di Giorno
“Altra prova della vicinanza di questi due mondi – destra eversiva e ‘ndrangheta – è il golpe Borghese degli anni ’70. Il fallito colpo di Stato vide l’appoggio della ‘ndrangheta, che avrebbe messo a disposizione circa 400 uomini. Da quel momento, i rapporti tra gli uomini di estrema destra e quelli della ‘ndrangheta furono sempre più frequenti, (…)
Non è quindi un caso che in primis l’avvocato Paolo Romeo, a capo della cupola masso-mafiosa uscita dall’inchiesta Gotha di Reggio Calabria, sia un uomo di simpatie fasciste; addirittura avrebbe coperto la fuga di Franco Freda all’estero (…)
Altro salto temporale. Gli anni immediatamente precedenti al 1994. In proposito, vi è una richiesta di archiviazione del giudice Scarpinato ( – nel libro l’estratto del documento nel quale si riportano i contatti della ‘ndrangheta con la risaputa #ForzaItalia, ma anche con l’allora appena nata #Lega Nord- ).
Creatura di Romeo è sicuramente Scopelliti e non è quindi strano che siano stato proprio lui o il suo ambiente ad aprire le strade della Lega in Calabria.
Oggi il consiglio regionale si è rinnovato a favore di tutta una serie di nomi “scopellitiani”. Tutti meno che uno: Gentile. Lui resta fuori dopo decenni, segno che qualcosa nella propaggine cosentina è cambiata e qualche garanzia è venuta meno.
Questa tuttavia è un’altra storia raccontata in #TeoremaCosenza
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