Referendum ed elezioni comunali, si vota anche oggi fino alle 15 in Italia. E in Calabria vanno al voto due capoluoghi di provincia, Reggio e Crotone. Nella regione in tutto vanno al voto 72 su 404 comuni: oltre ai due capoluoghi ci sono 4 comuni sopra i 15 mila abitanti (Castrovillari, San Giovanni in Fiore, Cirò Marina e Taurianova) e 67 sotto i 15 mila.
Tra i Comuni interessati dal voto ce ne sono sette che erano stati sciolti per condizionamenti della criminalità organizzata. Si tratta di Cirò Marina e Strongoli, in provincia di Crotone; Platì e Scilla, in provincia di Reggio Calabria, e Briatico, San Gregorio d’Ippona e Limbadi, in provincia di Vibo Valentia.
A Reggio Calabria sono nove i candidati a contendersi la fascia tricolore di sindaco e oltre 900 candidati consiglieri. Il sindaco uscente Giuseppe Falcomatà , figlio dell’ex sindaco della Primavera di Reggio Calabria, Italo, è sostenuto da una coalizione di 11 liste, tra cui il Partito Democratico e molte civiche. Il candidato del centrodestra Antonino Minicuci, l’uomo indicato agli alleati della coalizione dal leader della Lega Matteo Salvini, è appoggiato da 10 liste, tra cui Forza Italia, Fratelli d’Italia e quella del Carroccio. Angela Marcianò, ex assessore alla legalità nella giunta Falcomatà , è appoggiata da 4 liste (tre civiche e quella del Movimento sociale fiamma tricolore), Saverio Pazzano è sostenuto da 2 liste civiche. Gli altri cinque candidati sindaco sono Fabio Foti (M5s), Pino Siclari (Pcl), Fabio Putortì (Miti), Marialaura Tortorella; si presenta anche il pr Klaus Davi.
A Crotone sono quattro i candidati che si contendono la fascia di primo cittadino alle elezioni per il consiglio comunale, sciolto anticipatamente nel dicembre dello scorso anno dopo le dimissioni rassegnate dal sindaco Ugo Pugliese, coinvolto in una inchiesta giudiziaria con l’ipotesi accusatoria di abuso d’ufficio. Venti le liste che sosterranno i quattro candidati, metà delle quali schierate dalla sola coalizione di centrodestra a sostegno dell’aspirante sindaco Antonio Manica, 54enne avvocato tributarista, alla sua prima esperienza politica. Sul fronte del centrosinistra la novità è rappresentata dall’assenza di una lista ufficiale del Pd, conseguenza della contrapposizione fra due fazioni interne ai dem crotonesi che si sono contese fino all’ultimo, ma inutilmente, l’uso del simbolo. E così il centrosinistra (se così possiamo definirlo) presenta la candidatura di Danilo Arcuri, sostenuto soltanto dalla federazione cittadina del Pd e dalla famiglia Sculco. In campo anche Vincenzo Voce, sostenuto da Carlo Tansi e Andrea Correggia per il Movimento Cinquestelle.Â
Tra i centri più importanti chiamati al voto segnaliamo in provincia di Cosenza soprattutto San Giovanni in Fiore, Castrovillari, Cetraro, San Lucido e San Fili. In provincia di Catanzaro si vota a Soverato. In provincia di Crotone a Cirò Marina e in provincia di Reggio a Taurianova. Ma ecco l’elenco completo con tutti i sindaci uscenti.
I seggi sono aperti dalle 7 alle 23 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì. Sono 46.641.856 gli elettori chiamati ad esprimersi per il referendum costituzionale e 18.473.922 quelli per le elezioni regionali, che interessano 6 Regioni a statuto ordinario (Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Veneto) e 1 a statuto speciale (Valle d’Aosta). Per le elezioni suppletive del Senato della Repubblica, gli aventi diritto al voto sono 467.122 per la Sardegna (Collegio plurinominale 01 – Collegio uninominale 03 Sassari) e 352.696 per il Veneto (Collegio plurinominale 02 – Collegio uninominale 09 Villafranca di Verona).
Le elezioni amministrative interessano, invece, 962 comuni e coinvolgono 5.725.734 elettori. Tra i Comuni figurano diversi capoluoghi di provincia, tra cui Aosta, Arezzo, Bolzano, Chieti, Crotone, Fermo, Lecco, Macerata, Mantova, Matera, Nuoro, Reggio Calabria, Trani, Trento e Venezia, di cui tre sono anche capoluoghi di regione. Per cinque nuovi Comuni si voterà per la prima volta. Si tratta di Borgo d’Anaunia, Novella, San Michele all’Adige e Ville di Fiemme nella provincia autonoma di Trento e del nuovo comune di Presicce-Acquarica in provincia di Lecce. Il comune di Marcetelli, in provincia di Rieti, è quello con il minor numero di elettori, solo 74, mentre Venezia, con i suoi 200.700 elettori è il più grande.
Gli scrutini saranno ‘scaglionati’: le prime schede che saranno scrutinate sono quelle delle elezioni suppletive, il cui spoglio inizierà lunedì subito dopo la chiusura dei seggi. Si prosegue con lo scrutinio del referendum costituzionale e successivamente, senza interruzione, si terrà lo scrutinio delle Regionali. Lo scrutinio delle comunali, invece, viene rinviato dalle ore 9 del martedì.
Il quesito stampato sulla scheda referendaria è: «Approvate il testo della legge costituzionale concernente ‘Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentarì, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?». L’elettore dovrà barrare la casella del Sì se vuole confermare la riforma costituzionale che riduce i parlamentari dagli attuali 945 a 600 complessivi (400 deputati e 200 senatori), mentre dovrà mettere un segno sul No se non vuole che la riforma entri in vigore. Per la validità del referendum costituzionale non è richiesto alcun quorum: l’esito referendario è comunque valido indipendentemente dalla percentuale di partecipazione degli elettori.