Quello che vedete nella foto in basso è un documento riservato che ormai gira di whatsapp in whatsapp a velocità vertiginosa. Lo ha compilato l’Asp di Cosenza, regno della corruzione e del malaffare, e lo ha firmato la commissaria che viene dal Nord, tale Simonetta Cinzia Bettelini, che fin da quando faceva avanti e indietro dal Veneto in piena pandemia non si vergogna di nulla. Questa sua nuova “prodezza” riguarda le ore di straordinario della dirigenza medica relative ai mesi di giugno, luglio e agosto. Ebbene, i 38 medici che lavorano all’Asp – secondo questa tabella e secondo la commissaria dalla faccia di bronzo – sono pronti ad incassare la cifra complessiva di 219mila euro. Che, divisa per tre mesi, fa oltre 70mila euro al mese e che scorporata ancora – come vedete in basso – totalizza cifre da capogiro (in piena recessione) per i fortunati vincitori…
Siamo in periodo di pandemia, d’accordo, ma come cacchio si fa (scusate il francesismo) a calcolare tutte queste ore che vedete nella tabella a queste signore e a questi signori che, nella migliore delle ipotesi, hanno soltanto fatto il loro dovere? E come si fa a calcolare in 60 euro (!!!) ad ora la tariffa da assegnare loro? E’ proprio vero che la realtà supera abbondantemente ogni più sfrenata fantasia nel fantastico mondo della sanità cosentina e nel fantastico mondo della commissaria dalla faccia di bronzo che viene dal Nord.
Per evitare di creare personalismi e polemiche contro i singoli medici, abbiamo deciso di non pubblicare i loro nomi, che comunque sono notissimi a tutti, ma se proprio dovesse essere necessario non abbiamo nessun problema a renderli pubblici. Noi ci auguriamo vivamente che il nuovo commissario alla sanità calabrese prenda visione di questa vergogna della commissaria (più che degli stessi medici beneficiari) e fermi chi sta predisponendo la delibera per dare il via a questa squallida operazione di arricchimento (qualcuno arriva anche a oltre 10mila euro!!!) per continuare a banchettare sul cadavere della sanità… In secondo luogo, si spera che rimandi in Veneto, magari con un bel calcio nel sedere, la commissaria che non si vergogna. Mai. Sempre a futura memoria.