di Saverio Di Giorno
Mario Russo, il re denudato dalla Procura di Paola, nell’interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere. Benissimo. Ha anche rilasciato dichiarazioni spontanee nelle quali sostanzialmente fa riferimento al fatto che lui è stato da tempo è stato trasferito in Basilicata. E qua meno bene. Perché a chi è attento alle cronache giudiziarie calabresi il trasferimento in Basilicata non è una notizia neutra.
Siccome la Basilicata è stata spontaneamente tirata fuori è facile cogliere la palla al balzo per ricordare fatti ed episodi già avvenuti. Convergenze curiose di carriere, perché la povera Basilicata è da tempo che raccoglie tutto quello che si butta fuori dalla Calabria. Da magistrati a impiegati.
Andiamo con ordine. Del trasferimento di Mario Russo all’Azienda sanitaria lucana eravamo già a conoscenza da tempo. Il documento risale al novembre 2020, e il trasferimento si legge è del primo dicembre. L’indagine parte dal 2016. Ma il trasferimento avviene in un periodo che a pensarci bene non è casuale. Appena un mese dopo la morte della povera Santelli.
Iacchite’ ha già per tempo pubblicato l’insieme delle coperture di cui ha potuto godere Russo quando c’era la Santelli. Non si possono definire in altro modo le sparizioni di carte e intercettazioni che si sono susseguite in più inchieste. E se l’impianto dell’operazione Re Nudo reggerà, troverà implicati non a caso anche uomini delle forze dell’ordine. Si diceva appunto quando c’era la Santelli, ma non solo lei: quando c’erano anche i magistrati Luberto e ancora prima Franco Greco. Quest’ultimo in servizio a Paola fino a quando non ha subito un trasferimento a causa di relazioni con l’avvocato Mannarino. Avvocato di Mario Russo. http://www.iacchite.blog/scalea-le-coperture-per-mario-russo-sono-finite-e-luberto-e-solo-un-lontano-ricordo/
Ancora una volta si è già documentata (con delle intercettazioni) la gestione molto “particolare” della procura con Greco che si trattasse della clinica Tricarico o altro. E a sua volta delle altre sparizioni operate da Luberto a favore di Greco. Entrambi ora sono in Basilicata, luogo di destinazione del trasferimento di Russo. Ci sono delle ultime foto che possono essere utili chiarire la questione. Non provano nulla (d’altra parte benché qualcuno la pensa diversamente non è compito di chi racconta trovare prove), ma raccontano di amicizie comuni e la saggezza popolare insegna che le amicizie influenzano tanto.
A sinistra una foto risalente al 2017 nella quale si vede Cosimo Ferri abbracciato al figlio del dott. Greco. Questo riferisce la fonte ed è pronta a testimoniarlo. E aggiunge ricordando anche un convegno nel quale erano presenti appunto il Ferri, ma anche il dott. d’Emmanuele il cui “cancelliere è Francesco Faillace, indagato insieme a Russo.” Cosi ci viene raccontato. “In quel convegno di aprile 2019 era presente anche Russo che si è intrattenuto con Ferri”. Anche di questo avevamo già parlato http://www.iacchite.blog/scalea-le-intercettazioni-di-russo-sparite-una-magia-di-luberto-per-jole-santelli/
Il circolo di contatti è chiaro. È il nocciolo duro del potere renziano che in Calabria da Castrovillari a Paola ha fatto scintille. Storie curiose, ma che rischiano di essere dimenticate, se qualcuno non le riporta alla memoria … spontaneamente tra l’altro.