Ma in tutto questo gran casino che è la Calabria, una domanda sorge spontanea: che fine ha fatto il senatore Morra?
Come sempre accade, anche questa volta, nel bel mezzo di una tempesta politica e sociale, ha pensato bene di defilarsi lasciando i suoi elettori in balia degli eventi. Come oramai tutti sanno Morra non ama parlare dei problemi di casa sua (inteso come Calabria), preferisce trovarsi altrove ogni qualvolta, dalle nostri parti, sorge un problema. Morra non ama impicciarsi dei fatti calabresi, evita accuratamente ogni riferimento a luoghi e personaggi coinvolti in questo o quell’intrallazzo. La ‘ndrangheta, o meglio, la massomafia, per Morra, esiste solo al di fuori della Calabria. E questo lo si capisce bene dalle tante dirette Fb promosse dal senatore Morra, dove non fa altro che parlare della presenza ‘ndrangheta in ogni angolo d’Italia, tranne che in Calabria e in particolare a Cosenza. Che per Morra resta un’isola felice.
Ha imparato bene la lezione il senatore. Dopo un primo momento da galletto, Morra ha capito che contro certi poteri forti consolidati, è difficile muovere guerra. Le possibilità di vittoria sono pari a zero. E lo ha capito dopo averci provato: ogni suo iniziale tentativo di denunciare il grave livello di corruzione presente in città dal tribunale al Comune, è stato sempre rispedito al mittente con preghiera di non riprovarci più, pena lo sputtanamento totale della sua vita privata. Dei suoi oltre 10 esposti presentati in procura sul malaffare in città si sono perse le tracce. Meglio così avrà pensato Morra che da allora continua la sua vigliacca fuga dai problemi della terra che lo ha eletto senatore. Da quel momento Morra è entrato in silenzio stampa su tutto ciò che riguarda la Calabria. Non commenta neanche le operazioni di Gratteri. Da che parte sta Morra, è davvero difficile dirlo.
Del resto come biasimarlo, resistere al fascino discreto di certa massoneria, a queste latitudini, è davvero difficile. Spesso ci si trova di fronte ad una proposta alla quale non si può dire no. E poi si sa: ai fratelli non mancano di certo gli argomenti di persuasione. Ed è per questo che Morra, capito che non li può battere, ha deciso di farseli amici. Almeno qui in Calabria.