È in corso su tutto il territorio nazionale un’operazione contro la ‘ndrangheta, coordinata dalla Procura Distrettuale di Catanzaro, denominata “Basso profilo“, che vede impegnati duecento donne e uomini della Direzione Investigativa Antimafia e centosettanta unità tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza con il supporto di quattro unità cinofile e un elicottero. L’operazione si estende da Catanzaro sino al Crotonese. Gli indagati sono 48; tra gli arrestati, secondo quanto si è appreso, vi sono molti “colletti bianchi” di Catanzaro e provincia: noti professionisti, funzionari ed imprenditori della città e della provincia. Coinvolto, anche, un notaio della città. Circola il nome di Rocco Guglielmo.
I reati contestati sono riciclaggio, turbativa d’asta, intestazione fittizia di beni ed associazione mafiosa. Nel provvedimento è contemplato, anche, il divieto per gli indagati di conferire con i propri avvocati per cinque giorni.
E’ stata accertata una movimentazione illecita di denaro per un valore di oltre trecento milioni di euro. Oltre alle misure cautelari, la Procura della Repubblica di Catanzaro ha disposto l’esecuzione di numerosi sequestri di beni costituiti da compendi aziendali, immobili, autoveicoli, conti correnti bancari e postali per un valore che è stato definito “ingente”.
Tredici persone sono state arrestate e portate in carcere e 35 ai domiciliari. L’operazione coinvolge i maggiori esponenti delle ‘ndrine tra le più importanti di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cutro come “Bonaventura” “Aracri”, “Arena” e “Grande Aracri”, nonché imprenditori di spessore ed esponenti della pubblica amministrazione collusi, secondo l’accusa, con le organizzazioni criminali.