‘Ndrangheta, da Parma a Crotone: sequestrati a Franco Gigliotti beni per oltre 13 milioni

Da Parma a Crotone sigilli a società, immobili e conti correnti riconducibili all’ex imprenditore collegato alla criminalità organizzata

C’è ancora una volta il nome di Franco Gigliotti, 53 anni, al centro di un’inchiesta sulla criminalità organizzata.

Polizia di Stato e Guardia di Finanza gli hanno sequestrato a Parma, dove per anni ha operato a capo di un’azienda che forniva manodopera nel settore dell’impiantistica alimentare, beni per oltre tredici milioni di euro.

Gigliotti, già condannato a dieci anni per associazione mafiosa dal tribunale di Catanzaro nel processo Stige, a Parma è stato processato anche per evasione fiscale.

Il rilevante sequestro patrimoniale, deciso con decreto emesso dal tribunale di Bologna su proposta congiunta della Procura distrettuale di Bologna e del questore di Parma Massimo Macera, riguarda numerose società, beni immobili e mobili e conti correnti, per un valore complessivo di oltre tredici milioni di euro.

Gigliotti, puripregiudicato, titolare e socio di numerose imprese aventi un ingente volume d’affari, in larga parte radicate in Emilia Romagna, era punto di riferimento della consorteria ‘ndranghetistica cirotana, tanto da divenire ad essa organica.

Lo stesso risulta sostanzialmente assumere il ruolo di finanziatore del sodalizio mafioso, mettendo a disposizione dell’organizzazione criminale, per il perseguimento degli interessi del sodalizio, le proprie risorse economiche e attività imprenditoriali, assumendo altresì all’interno delle proprie aziende persone selezionale dal “direttorio” della cosca, ciò anche allo scopo di “proteggere” l’attività imprenditoriale da pressioni eversive di altri clan.

Il sequestro riguarda diversi e innumerevoli beni, tra i quali una ventina di immobili a Parma, alcuni a Riccione e all’Isola d’Elba, numerosi terreni e immobili in località Crucoli (KR), società e quote di partecipazioni societarie, a Parma e in provincia di Crotone, conti correnti bancari, autovetture e motoveicoli per un valore complessivo che supera i 13 milioni di euro.

In particolare l’elenco comprende: undici aziende, 76 immobili, 54 conti correnti, 26 automezzi, 36 quote societarie e sei polizze assicurative.