Nei palazzi della città di Catanzaro, o meglio del Comune di Catanzaro, si consumano da sempre le spartizioni, gli accordi, le lottizzazioni, le protezioni e, perché no, anche le carriere dei colletti bianchi, dei politici rampanti cresciuti a Vangelo e santino ed il famoso “posto di lavoro” per i figli bisognosi dei dipendenti pubblici. Non è più una “notizia”, visto che ormai è di dominio pubblico nella città, che proprio l’assessore Danilo Russo, facendo finta di non sapere, ha favorito l’assunzione della cugina, la dottoressa Marino Erminia Marta, come docente di religione presso l’asilo comunale Pepe, con la complicità del palazzo e della giunta tutta.
Bisogna dire la verità e cioè che le “incensatine” dell’assessore Russo non sono le uniche e non hanno valore di eccezionalità. Tutti hanno dato il loro, tutti hanno gestito ed orientato le assunzioni nel Comune di Catanzaro, basta solo che la magistratura vada a scavare negli ultimi concorsi effettuati: nomi, cognomi, indirizzi di residenza, parentele e frequentazioni politiche e di “cappuccio” sono un indizio… ma c’è di più.
Abbiamo visto e sperimentato personalmente che fare delle domande, magari anticipando pubblicamente il risultato del “concorso”, genera malumore ed imbruttisce le persone che non amano essere sgamate. Questo lo sa bene la dottoressa Maria Sergi, funzionario del Comune di Catanzaro che ha la necessità di sistemare la prole. Ecco perché importanti sono le progressioni verticali per il cambio di profilo professionale ed economico del personale assunto, che il Comune di Catanzaro ha messo a concorso per 2 unità di personale con la Determina dirigenziale, Settore Personale n.3591/30.12.2020 per le categorie C, mentre con la Determina dirigenziale, Settore Personale n.3602/30.12.2020 dispone la progressione verticale di 2 unità di personale per la categoria D.
Ed allora oggi l’ultimo colpo di mano preparato dall’asse Tallini-Abramo è il concorso di selezione interna. A tal proposito assume particolare importanza strategica, anche per la funzionaria Sergi, il concorso per l’assunzione di 20 unità di personale da destinare alla Polizia municipale, il concorso dove si incrociano le aspettative di tanti, i favori da celebrare prima nelle commissioni di valutazione per le progressioni verticali che abbiamo già indicato, dove la vittoria di Anna Mellace è confermata dagli allibratori di palazzo De Nobili che gestiscono i concorsi interni al Comune di Catanzaro. Insieme alla Mellace sono indicati nelle scommesse come vincitori Aurora La Rosa, Ortone e Sodano, con la supervisione del dirigente del settore che stranamente non presiede la commissione esaminatrice, chissà perché…?
E chi fino a ieri manifestava il suo scandalo sui costi della politica, il sindaco Sergio Abramo, continuerà a spendere fra i quattrocentomila ed i cinquecentomila euro solo per il mantenimento della suo staff come primo cittadino della città capoluogo di regione, dove alcuni dei magnifici otto ricevono anche il contentino dalle strutture della Provincia di Catanzaro in epoca Abramo.
Vedremo, scruteremo le carte ed osserveremo con puntualità la pubblicazione e lo svolgimento dei Concorsi per Dirigenti al Comune di Catanzaro, sapendo che lo scandalo è dietro l’angolo, visto che il sistema Catanzaro continua a posizionare le sue pedine nei posti di lavoro e postazioni da dirigente, quelle più appetibili. I concorsi farsa non si faranno, ma Abramo e Tallini hanno l’esigenza di garantire una sistemazione ai loro fidati colletti bianchi-dirigenti, una sistemazione definitiva che gli garantisca una possibilità di controllo sulla macchina pubblica, il Comune di Catanzaro, anche quando lui non sarà più sindaco. Cosi c’è da sistemare Giovanni Laganà, l’ingegnere nato a Reggio Calabria e già dirigente fedelissimo di Scopelliti, Peppe Dj, nel suo percorso politico, e c’è da sistemare anche l’architetto Gianmarco Plastino attuale Dirigente d’Area dell’Amministrazione provinciale di Catanzaro.
Ma, oggi c’è anche da sistemare il componente più prezioso dello Staff del Sindaco Abramo, la quota rosa, l’Ing. Rossana Gnasso, colei che sino a qualche anno fa vagava per le stanze della procura della Repubblica cittadina denunciando turbative d’aste ed imbrogli sulla gestione degli appalti e degli affidi dei servizi cimiteriali, in cui veniva vessata e coinvolta suo malgrado la sua azienda di famiglia. Però, per uno stipendio fisso tutto è svanito, quando il 13/09/2016 divenne prima assessore della Giunta Abramo in quota al nuovo CDU del duo Tassone-Bordino. Poi però defenestrata fu inserita nello staff del sindaco Abramo ed oggi è in odore di vincita delle selezione quale Dirigente del Comune di Catanzaro.