Asp Cosenza. Longo “salva” La Regina

Il termine perentorio. E la decadenza. Il commissario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina, avrebbe dovuto approvare entro 90 giorni dalla nomina, i bilanci consuntivi 2018 e 2019 dell’Azienda. Lo stabilisce il “Decreto Calabria 2” e lo sanciva pure il contratto sottoscritto dal manager con l’Ufficio del Commissario retto dal prefetto Guido Longo.

Il manager ha nel frattempo pubblicato una manifestazione di interesse per individuare un advisor – 213.000 euro più Iva – per verificare la veridicità dei documenti finanziari. Documenti che gli otto precedenti commissari non hanno, peraltro, inteso approvare. Qualcuno ipotizza, infatti, che la perdita economica per il solo 2018 possa ammontare a più di 500 milioni di euro. La Regina, nei giorni scorsi, ha invece approvato l’Atto aziendale che è cosa diversa dai bilanci ma la cui mancata adozione era pure un possibile motivo di decadenza. L’Atto è stato duramente contestato dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil perché giudicato inadeguato rispetto a un’Asp che amministra un bilancio annuo di 1 miliardo e duecento milioni.

Il commissario alla sanità Guido Longo ha chiesto adesso al Ministero della Salute la concessione di una proroga per La Regina ponendo in rilievo una circostanza non di poco conto: quale? I bilanci del 2015, 2016 e 2017 sono stati giudicati dalla magistratura inquirente palesemente falsi. E l’inchiesta che ne è derivata ha portato all’adozione di provvedimenti giudiziari nei confronti dell’ex direttore generale dell’Asp Raffaele Mauro, dei predecessori di Longo, l’ingegnere Massimo Scura e il generale Saverio Cotticelli, di dirigenti locali e regionali del comparto, tra cui il già responsabile dell’emergenza Covid in Calabria, Antonio Belcastro.

Il prefetto Longo, proprio per queste ragioni, che obiettivamente impediscono la celere approvazione dei bilanci, ha chiesto una proroga aspettando almeno il risultato dell’esame che sarà affidato alla società di advisor selezionata. Fonte: Gazzetta del Sud