Mancano poche ore alla conferenza stampa programmata da Conte, e finalmente gli italiani sapranno qual è stato l’esito dell’incontro con Grillo. Tutto lascia pensare a brutte notizie per i poltronari eletti nel fu Movimento 5 Stelle che sperano di esautorare Grillo e fondare un nuovo movimento con Conte alla guida; la loro disastrosa stagione politica, caratterizzata principalmente da tradimenti e coltellate alle spalle, sta per volgere al termine. Le chiacchiere sull’evoluzione (politica) spontanea del Movimento non reggono più. Lo hanno capito tutti: è solo una questione di privilegi, poltrone e potere: ai tanti Di Maio e compari di ritornare alla vita “normale” proprio non gli va, e di mollare poltrona e poteri non se ne parla proprio. Non c’è nulla di politico in questo finto passaggio da Grillo a Conte. È tutta una operazione del Pd per recuperare una parte di elettorato, seppur sotto forma di alleato, da tempo approdato sulle rive del Movimento. Il nascente partito di Conte altro non è che una costola del Pd, un bacino di voti da usare all’occorrenza senza quel rompiscatole di Grillo, che ovviamente ha capito tutto e ha posto solidi paletti all’accordo con Conte: i poteri del garante non si toccano.
In tutto questo casino, che può avere anche effetti devastanti sul governo nazionale, il Pd calabrese, o meglio i Dem calabresi si affannano a diffondere veline di propaganda dove scrivono che tutto va più che bene per Madama la Marchesa Ventura. Come se attorno a loro regnasse l’armonia e la felicità. Quello che la cronaca politica ci sta raccontando in queste ore sul casino tra Grillo e Conte, per i dirigenti calabresi Dem, è solo mera propaganda del nemico. Ma la realtà ancora una volta è sotto gli occhi di tutti, e l’ultimo “comunicato Dem”, che secondo loro dovrebbe rafforzare la candidatura della signora Ventura, non solo rasenta il ridicolo tanto è generico e senza senso, ma conferma la solitudine politica in cui versa la candidata Ventura, una candidatura malvista da tutti. Un comunicato dove parlano di una grande partecipazione all’incontro tra la Ventura e i Dem, senza mai fare un solo nome dei partecipanti all’incontro.
Scrivono i Dem calabresi (ma chi sono non lo dicono):
Il Pd e il centrosinistra si compattano su Maria Antonietta Ventura. Prima considerazione: non esiste nessun centrosinistra a sostegno della Ventura, l’unico partito che sostiene la sua candidatura ufficialmente, all’oggi, è il Pd che in Calabria significa una paranza ben precisa. Leu non è, allo stato, un soggetto politico e Fratoianni lo ha spiegato bene. I 5 Stelle sono in stand by.
Continua il comunicato: “Per la candidata governatrice ieri è stato un sabato di lavoro, finalizzato a definire sempre di più i dettagli del suo percorso verso la campagna elettorale: un sabato caratterizzato soprattutto dal primo serrato confronto con il gruppo dirigente del Pd calabrese. Nel corso della riunione, coordinata dal commissario regionale dem Stefano Graziano, la Ventura e big del partito calabrese – riferiscono fonti accreditate – avrebbero avviato un proficuo dialogo. Seconda considerazione: l’unico nome che scrivono è quello del commissario Graziano, gli altri sono “citati” sotto le voci: “Big” e “dirigenti del Pd”. Ma non si fa nessun nome come generalmente si usa nei report degli incontri politici. E questo lo dicono “fonti accreditate”.
Andiamo avanti con il comunicato Dem: “Praticamente tutti i presenti – i rappresentanti istituzionali del Pd, segretari di federazione, dirigenti di spicco, la Conferenza delle donne e i Giovani democratici – hanno infatti assicurato e ribadito pieno sostegno alla Ventura”. Terza considerazione: Chi sono questi rappresentanti istituzionali del Pd? Chi sono i segretari di federazione? Chi sono i dirigenti di spicco? Chi sono le donne e i giovani che acclamano la Ventura? Tutto generico senza mai fare un solo nome. Perché? Come mai non si fanno almeno i nomi dei dirigenti di spicco e di questi fantomatici “rappresentanti istituzionali del Pd”? Possibile che nessuno, a questa riunione, ha scattato un selfie?
Insomma peggio di così il Pd calabrese, per affossare definitivamente la già precaria candidatura della Ventura, non poteva fare. È chiaro a tutti che a questo incontro non c’era nessuno tranne la Ventura, Graziano e qualche suo lecchino: nessuno ha voluto metterci la faccia. Perciò non ci sono nomi nel comunicato. È questa la verità. Del resto è la stessa signora Ventura a confessare di essere una candidata di comodo che sta bene a tutti i capi paranza politici calabresi, e sa di non essere molto amata dalla base del Pd e dal popolo della sinistra calabrese. Ed è per questo che nella sua acerba innocenza politica non ha avuto remore nel dire: Io non sono né di destra né di sinistra. Mio marito un po’ di sinistra, la mia famiglia è di destra”.
La candidata ideale del Pd: la candidata del centrosinistra, che non è di centrosinistra, anzi, confessa, sempre candidamente, che la sua è una famiglia di destra. Se non è trasversalismo questo, diteci voi cos’è?