Corigliano Rossano pronta a scendere in piazza per dire no agli atti di violenza che la stanno falcidiando nelle ultime settimane. «L’arroganza, la violenza, l’ignoranza di un gruppo di criminali scalmanati e senza patria sono e devono restare estranee alla nostra comunità e che dobbiamo cacciar via a pedate. In questo lo Stato deve darci una mano, senza alibi. Anche per questo l’Amministrazione parteciperà convinta, insieme a tutte le forze sociali della città, alla fiaccolata statica che si terrà nei prossimi giorni: Corigliano-Rossano è un’altra cosa e deve essere chiaro a tutti».
È questo il messaggio lanciato dal sindaco Flavio Stasi sui suoi canali social postando la foto di alcuni bambini che giocano tranquilli per strada all’Acquanova mentre si godono uno piccolo spettacolo divertente. «Questa è l’espressione della nostra città». La manifestazione richiamata dal sindaco dovrebbe tenersi la sera di domani in contemporanea sul lungomare di Rossano, nella piazza della Torre Stellata e a Schiavonea nella Villa dei due mari, con la partecipazione di tutte le forze sociali civili e religiose per un no compatto ad atti di inaudita violenza che stanno anche macchiando l’immagine della città unica. Come è noto da qualche settimana si sono registrati una serie di atti di violenza, una recrudescenza del tessuto criminale, come quelle che pare siano ormai accertate lotte intestine tra le opposte fazioni.
Ora ad indagare su quanto sta accadendo sarà la Dda di Catanzaro che ha preso in mano l’attività di investigazione sui fatti criminosi che ovviamente non si possono relegare in un contesto di semplici “screzi” della piccola manovalanza criminale di poco conto. Tutto ha preso avvio con l’aggressione in pieno giorno di Gennarino Acri, fratello dell’ex boss ormai pentito Nicola, reggente della cosca locale. Un brutale pestaggio avvenuto nella zona del lungomare di Sant’Angelo, che l’ha spedito in ospedale. Da lì è partita una escalation di atti dalla chiara matrice intimidatoria indirizzati a soggetti ritenuti vicinissimi all’ex capo ora collaboratore di giustizia. Nessuna denuncia ufficiale, ma le forze dell’ordine si sono trovate ad indagare su colpi di pistola esplosi alle porte di ingresso di abitazioni di soggetti noti negli ambienti giudiziari, e su aggressioni in pieno giorno nei negozi del centro storico rossanese.
Dato alle fiamme anche il motorino di un soggetto vicinissimo ad Acri in una zona residenziale dello scalo rossanese. Esplosivo, in tutti i sensi, l’ultimo episodio avvenuto domenica scorsa in pieno pomeriggio a due passi dalla sede comunale: un’auto è esplosa e un giovane sodale è finito in ospedale con la testa fracassata. Il tutto mentre sul fronte coriglianese, dopo un breve e relativo periodo di calma, hanno ripreso a bruciare le auto, e non solo, nelle notti ausoniche. Fonte: Gazzetta del Sud