Isola Capo Rizzuto e villaggi turistici a secco, il sindaco: criminale chiudere l’acqua

ISOLA CAPO RIZZUTO – Una cittadina di 15 mila abitanti e decine di villaggi turistici lasciati senz’acqua da ormai cinque giorni. Accade nel comune di Isola Capo Rizzuto dove il sindaco Maria Grazia Vittimberga ha annunciato una denuncia alla Procura della Repubblica per per individuare le responsabilità di questo gravissimo disservizio che sta colpendo il comune turistico per eccellenza della costa ionica calabrese.
“Chiunque sia responsabile del problema della chiusura dell’acqua di questi giorni su Isola Capo Rizzuto
è un criminale e i criminali vanno perseguiti penalmente – dice il sindaco Vittimberga -. Per questo domani farò denuncia alla procura della repubblica . Abbiamo già diffidato il Consorzio di Bonifica e la società A2A, ma non è bastato”.

Il Comune di Isola Capo Rizzuto, infatti, è rifornito di acqua per l’80% del territorio dal Consorzio di bonifica Ionio Crotonese che, a sua volta riceve l’acqua dalla A2A, la società che gestisce i laghi silani per fini idroelettrici e rilascia l’acqua solo dopo la produzione di energia. Proprio nei giorni scorsi il presidente del Consorzio, Roberto Torchia, aveva lamentato che A2A non aveva tenuto fede agli accordi presi alla Regione Calabria ed aveva interrotto i rilasci di acqua dal fiume Tacina causando problemi sia all’irrigazione per fini agricoli sia per la fornitura idropotabile per i comuni di Cutro ed Isoal Capo Rizzuto.

E se da Cutro, non arrivano reazioni istituzionali visto che è amministrato da un commissario prefettizio, il sindaco di Isola Capo Rizzuto ha deciso di agire annunciando la denuncia alla Procura della Repubblica e facendo appello “alla regione, ai nostri consiglieri regionali e ai parlamentari: siete voi che dovete difendere gli interessi dei cittadini, mobilitatevi e cercate di venirci incontro”.

Mentre la Regione Calabria sta a guardare, l’immagine turistica è compromessa: “Da Praialonga, dove abbiamo 5000 persone senza acqua, dai villaggi come Poseidon, Santa Cristina e Tucano – dice il primo cittadino – mi stanno tempestando di telefonate perchè in queste condizioni non possono andare avanti. Domani mattina avrò un incontro in regione per fare chiarezza sul problema e trovare una soluzione adeguata. Gli enti pubblici e privati che gestiscono l’acqua e ne interrompono l’erogazione arbitrariamente devono capire che nessuna motivazione economica o programmatica può creare un disagio così grave in un periodo come questo”. Il sindaco si riserva di prendere “iniziative più adeguate anche di tipo eclatante”.