Ormai lo hanno capito anche i bambini che alle elezioni comunali di Cosenza si profila un ballottaggio tra due candidati della destra (sostenuti dalla sinistra come del resto avviene da un decennio…) sulla falsariga di quanto avvenuto a San Giovanni in Fiore due anni fa con il successo di Rosaria Succurro su Antonio Barile e la sinistra fuori dai giochi. Il Pd-P2, avallando la candidatura impresentabile e senza né capo né coda dell’utile idiota Franz Caruso, perfettamente funzionale alla conservazione del “sistema”, non ha fatto altro che certificare questa deriva-disastro, facilitata anche dall’ambizione personale di Bianca Rende, rappresentante della peggio borghesia “farisea” cosentina e di Valerio Formisani, tragicomico rappresentante della sinistra “antagonista”. L’ulteriore frammentazione del quadro generale con candidati come Civitelli, Pichierri, Ambrogio e probabilmente anche qualche altro, avranno un solo aspetto positivo: quello di evitare che questa farsa termini già al primo turno. Andrà avanti fino al ballottaggio e così i cosentini potranno capire meglio in che razza di squallore ci troviamo.
I due candidati che la destra porterà al ballottaggio sono Francesco Caruso, attuale vicesindaco e zerbino indiscusso di Mario Occhiuto e Francesco De Cicco, candidato di estrazione popolare ma che, alla fin fine, è sempre un prodotto della deriva del cazzaro essendone ancora – più o meno felicemente – assessore. Comunque vada, dunque, Cosenza avrà una continuazione del decennio occhiutiano e potrà solo scegliere la deriva diretta ovvero quella con lo zerbino del cazzaro o quella indiretta con l’assessore del truffatore. Al momento – pensate un po’ come siamo ridotti – il più “alto” motivo di domanda degli addetti ai lavori è il seguente: chi presenterà più liste tra Caruso lo zerbino e De Cicco? Il primo – almeno a parole – dice sette, il secondo sei… E non stiamo qui a dirvi quante ne presenteranno gli altri. Anzi, una cosa la diciamo: Franz Caruso e Boccia stanno verificando se è possibile presentare una lista del GOI… Povera sinistra cosentina, come sei caduta in basso!
