Cosenza, la Donna Brettia del cazzaro. Un basamento senza permesso? Oggi arrivano i carabinieri

La Donna Brettia (del cazzaro). Un basamento senza permesso?

L’evangelista Luca alla fine giustificava l’Eccomi della Maria Vergine con queste parole: “nulla gli è impossibile”. Egli può tutto.

E forse il cazzaro per eccellenza, al secolo Mario Occhiuto, ancora sindaco di Cosenza per qualche giorno, si sente un po’ Dio. Perché se decide di fare una cosa, la fa e basta, senza chiedere i necessari permessi. E’ capitato quasi ogni giorno in questi dieci lunghi anni in cui l’illegalità ha spadroneggiato a Palazzo dei Bruzi anche e soprattutto grazie alla complicità del procuratore Gattopardo Mario Spagnuolo ripagata con decine di incarichi, prebende e piaceri al nipotino prediletto, Giampaolo Calabrese.

Tutti ricorderanno l’inaugurazione di piazza Fera, meglio nota come piazza della ‘ndrangheta, senza il collaudo e la demolizione dell’hotel Jolly senza il parere tecnico, poi chiaramente fermata e lasciata incompleta, che ha ridotto piazza Valdesi in condizioni tipo Beirut… Adesso l’ultima in ordine di tempo interessa la famosa statua della “Donna Brettia”.

Nei giorni scorsi è sbucato come un fungo il basamento in cemento armato sul ponte Mario Martire alle porte del centro storico. Si, il cazzaro ci ricasca o per meglio dire ci riprova. Dopo i paletti in acciaio lungo corso Telesio, dopo i pilomat alle porte di Piazza XV Marzo, sembra che ieri sia toccato al basamento della statua dell’orrore. E non ci sono i permessi. La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone non solo non è stata “mai informata ufficialmente” dell’affaire Donna Brettia, ma alle “inurbane procedure” del Comune di Cosenza nella persona del sindaco, ha allertato i carabinieri che nella giornata di oggi procederanno a fare accertamenti e qualcuno giura che si possa arrivare a “sequestrare il basamento in cemento armato collocato nella riperimetrazione della città storica”. 

Un’altra brutta tegola cade sulla testa del cazzaro! Ma come se non bastasse, il suo prestanome-zerbino e attuale candidato a sindaco, Francesco Caruso, è proprio assessore in carica alla Riqualificazione Urbana! Siamo sicuri che il cazzaro dirà che lui non ne sa nulla e la colpa è degli Uffici o magari del suo stesso assessore! Come in un film già visto e rivisto. Povera Cusenza nostra!