L’esito di questo ballottaggio è più che mai incerto per i due pretendenti alla poltrona di sindaco nella città dei Bruzi. Per i due Caruso nulla è ancora scritto, e nulla si può dare per scontato, o per sicuro. La santa accozzaglia messa su da Franz garantisce la sua vittoria solo sulla carta, e non è detto che succeda lo stesso nelle urne. Anche il vantaggio ottenuto al primo turno dal prestanome di Occhiuto non garantisce la sua vittoria, riconfermare “il distacco da Franz” nelle urne non sarà facile per i seguaci occhiutiani. La vittoria dell’uno o dell’altro è “appesa al filo” della partecipazione al voto. Tutto dipende dalla determinazione dei propri “fans” a recarsi alle urne. In questa sfida vince chi dei due riesce a portare più elettori alle urne. Sarà uno spoglio all’ultima scheda, uno scrutinio al cardiopalma, e la vittoria, dell’uno o dell’altro, potrebbe essere decisa al fotofinish. La partita tra i due Caruso è tutta aperta, e le sorprese di sicuro non mancheranno. Per gli allibratori, al netto di trucchi, imbrogli e intrallazzi, entrambi hanno le stesse probabilità di vincere.
Gli unici che hanno già vinto indipendentemente dal risultato che uscirà dalle urne sono gli amici degli amici. Per loro, come sindaco, va bene sia l’uno che l’altro, l’importante è non tradire mai la “sacra paranza riunita”, ed entrambi i pretendenti alla poltrona più importante della città hanno ampiamente dimostrato la loro fedeltà a chi di dovere. Infatti la contesa tra i due Caruso altro non è che la classica corsa al “Pennacchio”. La differenza tra i due sta solo nelle chiacchiere che hanno raccontato ai cittadini per dare una parvenza di diversità politica a questo “finto scontro elettorale”. Ma nella realtà tutti e due rispondono ai soliti poteri forti che da 30 anni e passa governano nell’ombra questa città. Come sempre gli unici a perdere, e questo gli allibratori lo danno per sicuro, saranno i cittadini convinti di partecipare ad una legittima e libera scelta elettorale, e invece non hanno ancora una volta capito che tutto è stato già stabilito. È la democrazia bellezza!