Calabria Verde, le dimissioni di Gallo: la denuncia per abuso d’ufficio era già pronta

Nello Gallo

Come avevamo ampiamente annunciato già a marzo, anche il commissario Nello Gallo è rimasto intrappolato negli infernali meccanismi di Calabria Verde e ha deciso di gettare la spugna rassegnando le dimissioni. Anche per evitare di finire nei guai.

I finanzieri infatti a marzo erano da giorni lì, a Calabria Verde, a lavorare giornalmente e si erano collocati proprio nella stanza accanto a quella del commissario Gallo e della sua fida badante, l’avvocato Stellario.

Il problema è che il nostro amico Gallo (guarda caso ex assessore del Comune di Rende), incurante della presenza dei finanzieri, aveva iniziato ad emettere atti stile ‘O Principale Furgiuele dei tempi belli.

Dicevamo che l’unica cosa positiva è che tale vicinanza di stanza (con la Finanza, che fa anche rima…) sarebbe stata un vantaggio per le nostre forze dell’ordine.

Bombardieri
Bombardieri

Infatti il Giudice Bombardieri e quindi i suoi collaboratori della Guardia di Finanza non avrebbero dovuto recarsi lontano per consegnare il prossimo avviso di garanzia per abuso di atto d’ufficio al neo commissario Gallo. Che dimettendosi si è invece messo al sicuro.

Sì, perché purtroppo il Gallo ha avuto la felice idea di nominare Furgiuele dirigente amministrativo senza nessun tipo di evidenza pubblica, ma in maniera amicale vantando, crediamo, una eredità di incarico da altra azienda per il nostro Furgi.

Infatti, nella lettera nella quale gli si conferiva l’incarico, si specificava che ‘O Principale risulta a capo del settore amministrativo e gli veniva trasferita con nota la corrispondenza nella sua nuova sede di Paola (perciò al riparo da occhi indiscreti).

Il commissario, anzi ex, sapeva benissimo che chi rientra in servizio dall’aspettativa deve essere incaricato con delibera per poter svolgere un ruolo cosi importante in un’azienda pubblica.

E sapeva pure che per dare un incarico in un ente pubblico si deve prima pubblicare una manifestazione d’interesse.

AdamoOliverioBrunoL’unica giustificazione che può addurre è che durante il suo incontro nella segreteria particolare di Nicola Adamo con il Furgi e lo stesso ex consigliere Adamo è stato obbligato a tutelare ‘O Principale e quindi il suo mandante .

In tutta sincerità, è evidente che Gallo è stato obbligato. Per una semplice ragione: perché si è comportando allo stesso modo del suo amico Furgi. Infatti, sulle orme del provvedimento del mitico Feliciano (l’autista di Adamo&Madame Fifì ha avuto pure il coraggio di fare causa a Calabria Verde perché non lo hanno pagato a gennaio, anche perché non lavorava da nessuna parte) ha trasferito l’operaio Raso Angela (con Delibera 118 e come buona prassi di San Giuseppe Campanaro mai pubblicata sul sito del Dissesto Idrogeologico) presso la struttura del Dissesto Idrogeologico dove lo stesso Gallo è Soggetto Attuatore del Commissario Oliverio.

Anche questo è abuso d’atto d’ufficio perché, lo sanno anche i muri, la natura del contratto degli operai idraulico forestali non permette a questi di fare un’attività se non quella di operai.

E allora, con due abusi d’atto d’ufficio grandi quanto una casa e con tutto questo chiacchiericcio che si fa in Calabria Verde, con i finanzieri là dentro e con tutte queste “talpe” pronte a denunciare, la soluzione migliore è stata quella delle dimissioni.