(di Antonio Padellaro – Il Fatto Quotidiano) – È del tutto evidente che il “Berlusconi grillino” (Libero), quello che loda il Reddito di cittadinanza del M5S come cosa buona e giusta poiché “aiuta i poveri”, rappresenta sempre di più la mina vagante nel campo del centrodestra. Giorno dopo giorno, il “federatore”, colui che prima riuscì a coalizzare le forze sparse, e tra loro ostili, dell’anticomunismo (Fini e Bossi) per poi assumere il ruolo di padre nobile dispensatore di saggezza ai giovanotti scavezzacollo (Salvini e Meloni), sembra deciso a rompere gli ormeggi. Per lasciarsi andare, libero e felice, dove lo portano il cuore e, come sempre, gli affari suoi. Avete presente quegli arzilli vecchietti che giunti a una certa età diseredano figli e nipoti per dilapidare i risparmi di una vita al Bingo e nei sexy shop? Ecco.
Certo, le carezze dispensate a Giuseppe Conte (“ha il mio stile”), contraccambiato con l’invito al tavolo delle riforme, fanno parte del battage elettorale per il Quirinale dove il fu Caimano intende giocarsi le sue carte. Senza dimenticare che il proprietario di Forza Italia (accreditato dai sondaggi con un 7-8 per cento non disprezzabile) gioca con il Partito popolare europeo, lontano dai gruppi sovranisti dei suoi alleati-coltelli. Non si può neppure escludere, poi, che l’ingordigia elettorale di Matteo&Giorgia stia fortemente sulle scatole all’ex Cavaliere, deluso anche dalla scarsa considerazione con cui la coppia ha accolto la sua autocandidatura al Colle. Loro non osano contraddirlo perché hanno troppo bisogno delle ospitate di Mediaset dove vengono invitati con assiduità. Lui si fa ritrarre mentre riceve la terza dose del vaccino mostrando l’ago orgogliosamente conficcato nel braccio. Alla faccia di tutti quelli che nella Lega e in FdI si ostinano a lisciare il pelo dei no-vax. Tempo al tempo e vedrete se non riuscirà a traslocare gli azzurri nel centro moderato che Matteo Renzi gli sta apparecchiando. Confinando così la destra-destra in un ruolo laterale. Lasciatelo lavorare.