Presta-Briatore: Cosenza come un safari

Il siparietto in rete tra Briatore e Presta ha qualcosa di non so che. Parlano delle abitudini della nostra città, focalizzandosi sull’orario di sveglia dei cosentini. E lo fanno col tono di chi osserva un mondo che non conosce.

Una curiosità, quella di Briatore e Presta, di conoscere gli usi e costumi dei cosentini che si può paragonare a quella degli esploratori del passato, quando, curiosi, osservavano gli usi e costumi di tribù che scoprivano in chissà quale foresta del mondo.

briatore

Lo stupore di scoprire nuove forme di “vita”, e come esse si comportano, è materia che evidentemente affascina i due. Usi a fare safari e scampagnate africane, dove questo genere di curiosità sono all’ordine del giorno. Si sa che in Africa si incontrano tribù di ogni sorta, e ognuna con abitudini diverse da quelle degli altri.

Si dice che Briatore e Presta una volta, durante una delle loro tante scarrozzate antropologiche, siano incappati in una tribù che aveva come usanza quella di mangiare 3 volte al giorno. Una scoperta importante per l’umanità, acquisita negli annali scientifici di tutte le università del mondo.

briatore zulù

Non solo. Durante un’altra loro spedizione scientifica, pare si siano imbattuti in una comunità che aveva come abitudine quella di vestirsi. Una visione straordinaria. Anche se c’è da dire che lo stile, di fronte a quello dei due, lasciava un po’ a desiderare.

Insomma due scopritori di usanze altrui. Ma a differenza degli esploratori del passato in quelle parole scritte, dai due, emerge una grande spocchiosità. La curiosità scientifica legittima degli esploratori, al contrario, non si può paragonare a quella del duetto Presta- Briatore che sa più di derisione, per come in particolare il Briatore si pone. E poi se si può comprendere lo stupore del passato, cosa che succede quando vedi per la prima volta una cosa, non lo si può comprendere oggi, nel mondo globalizzato e dell’immagine. Cosa che sanno bene i due che di questo vivono.

Cosenza è come tutte le altre città del mondo, dove gli uomini e le donne svolgono le funzioni sociali e fisiologiche al pari di tutta la specie umana. Ma per Briatore bisogna approfondire sulle abitudini delle tribù prima di recarsi in loco, quasi come a dire: ma questi sono umani come noi? Perciò il loro duetto sa di derisione.

La curiosità di sapere a che ora si svegliano i cosentini è solo una battuta di cattivo gusto. Senza voler guardare l’aspetto razzista di questa conversazione che potrebbe essere pure letta in questa chiave: ma questi cosentini si svegliano la mattina per andare a lavorare o passano la giornata al bar ad aspettare l’assegno sociale?

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Uno scivolone pesante di Presta sul piano dell’immagine. Per quanto cerca di smorzare, non riesce ad essere chiaro nel far capire l’inopportunità di quella domanda al suo amico Briatore. Che forse pensava di fargli un favore, ma ha solo inasprito gli animi di chi pensa che a guidare Cosenza debba esserci un cosentino, e non uno che di Cosenza non sa niente.

Urge per Presta un esame di cosentinità, a partire dai fondamentali. Lo aspettiamo nella nostra sede per sottoporlo al fuoco di fila delle nostre domande, a cominciare da: u sa dì cuddruriaddru?

GdD