Il Cosenza cade ancora davanti ai suoi tifosi contro la Cremonese (0-2) e neanche il fortino del “Marulla”, che finora – nonostante le sconfitte con Reggina e Spal – era stata l’unica certezza della squadra di Zaffaroni riesce a sollevare i Lupi. I numeri sono spietati: terza sconfitta consecutiva, un solo punto nelle ultime sei partite e posizione di classifica inevitabilmente preoccupante, in piena zona playout, anche se le ultime tre – Crotone, Vicenza e Pordenone – continuano a perdere.
Gli addetti ai lavori di fede gargamelliana hanno già iniziato la litania e invocano l’esonero dell’allenatore Marco Zaffaroni, come se non sapessero che questa squadra è stata costruita con il minimo sforzo economico e largamente fuori tempo massimo e che i 15 punti incasellati finora in classifica sono comunque un mezzo miracolo. Ma a loro non interessa: poiché non possono addossare le colpe della situazione al loro “padrone” se la prendono col più debole e quindi con il mister.
La gara di oggi è stata la sintesi di queste ultime settimane: clamorosa occasione sprecata da Caso, solo davanti al portiere, il cui tiro a colpo praticamente sicuro finisce invece incredibilmente sul fondo e timide proteste per un calcio di rigore non concesso per un fallo dell’ex Baez ai danni di Gerbo. Poi, più nulla. La Cremonese passa al 34′: grande giocata tra Buonaiuto e Gaetano, assist per il tocco vincente di Strizzolo sotto misura e buonanotte ai suonatori. I grigiorossi potrebbero chiudere il conto già a fine primo tempo ma Vigorito salva la porta e prolunga l’agonia al secondo tempo. Solo sette minuti ed ecco il raddoppio degli ospiti, direttamente su calcio di punizione con Valeri. Zaffaroni abbozza qualche cambio, cerca di suonare la carica ma niente da fare. Finisce tra i fischi e gli insulti, finalmente anche contro Gargamella e si chiude un altro pomeriggio inglorioso per la passione rossoblù. C’è solo da sperare che il patron si renda conto che è inutile cacciare l’allenatore e “scucchi” (cacci dal comodino o da sotto il materasso) un po’ di soldi per rafforzare la squadra a gennaio. Ma le pressioni aumentano ora dopo ora così come impazza il totoallenatore. Domani ne sapremo di più, la notte porta consiglio.