Paola, Ferrero arrestato. Le intercettazioni: giro di denaro tra società e affari tuttora in corso

I magistrati inquirenti della procura di Paola Mariafrancesca Cerchiara e Rossana Esposito coordinati del procuratore capo Pierpaolo Bruni hanno ricostruito le acrobazie finanziarie dell’imprenditore romano e patron della Sampdoria, partendo già dal 2005. Il lavoro certosino di analisi ha permesso di verificare l’esistenza di bilanci irregolari e di mancati versamenti di imposte e contributi previdenziali per 5 milioni e 900.000 mila euro.

Ferrero era solito anche sottoscrivere contratti di leasing come quello stipulato in data 24 luglio del 2008 per l’utilizzo dell’imbarcazione Azimut, uno yacht di lusso. Tutto questo in presenza di un debito tributario, al 31 dicembre 2017, di 497.628 euro e, a fronte di ricavi registrati nel corso dell’anno 2007 di 285.658 euro. Nonostante e in «assenza di una vera attività commerciale e di una vera struttura organizzativa della società e, tenuto conto dei bilanci degli esercizi precedenti per sostenere i costi aziendali e coprire i costi di gestione», si era impegnato a pagare rate di leasing per un importo pari a 600.000 euro per i primi due anni e 950.304 per i successivi otto anni. Insieme alla figlia Vanessa amministratrice di fatto della Ellemme Group, avrebbero predisposto un falso bilancio, causando il ritardo nel fallimento della società Ellemme, deliberato successivamente, a dicembre 2013.

Nella documentazione acquisita dalla Guardia di Finanza su ordine del procuratore di Paola Pierpaolo Bruni, le Fiamme gialle hanno riscontrato, studiando le carte della società Ellemme group situazioni patrimoniali inesistenti, riduzione di capitale sociale e una serie di attività economiche per indurre in errore i destinatari delle carte contabili.

Non solo: gli inquirenti hanno accertato la dazione di diritti e la cessione di sfruttamento di opere per 7 milioni e 800mila euro da parte di una delle società avviata al fallimento in favore di una società collegata – sempre del gruppo Ferrero – la “Eleven Finance”. Gli stratagemmi finanziari messi in atto da Massimo Ferrero avevano come unico obiettivo quello di un arricchimento personale attraverso la creazione di società, poi messe in liquidazione, per non restituire il denaro ai creditori.

Ferrero, ora in carcere, la figlia Vanessa, finita agli arresti domiciliari, sono stati intercettati dalla Guardia di finanza fino a pochi mesi fa. I colloqui registrati dalle Fiamme gialle testimonierebbero un giro vorticoso di denaro e una significativa mole di affari tuttora in corso sui quali potrebbero essere state avviate nuove indagini.