di Ferdinando Gentile
Una grande assemblea nel salone degli specchi al Palazzo della Provincia. Un’assemblea che ha fatto respirare a tutti e tutte un’aria di commossa solidarietà, libertà e conflittualità.
Abbiamo riportato la Politica all’interno di una sala che era stata recentemente attraversata da una delle performance peggiori del Pd provinciale.
A gran voce si è sollevata tutta l’indignazione nei confronti del questore Giovanna Petrocca e del capo della digos De Marco.
Il messaggio è chiaro da parte dei poteri forti cittadini: se esci dalla nicchia, se ti poni su una posizione conflittuale, e di incompatibilità, la risposta è la repressione.
Solo tre anni fa, in questo stesso periodo dell’anno, ci veniva notificata la chiusura indagini per associazione a delinquere sul movimento di lotta per la casa, questo a conferma che la procura e la questura di Cosenza non hanno mai smesso di provare a mettere in campo le più disparate azioni contro di noi.
Nel frattempo, chi ha rovinato la nostra terra, chi ricatta centinaia di lavoratori, chi ha chiuso i nostri ospedali, siede sulle poltrone più importanti delle nostre istituzioni.
La corruzione, la massomafia sono problemi secondari per le forze dell’ordine locali.
L’assemblea ha rispedito al mittente le accuse infamanti della Petrocca&friends, compattandosi e rilanciando verso nuove assemblee e mobilitazioni. Questo è il dato più importante e che non va disperso, la città si sta stringendo intorno ai sui cittadini migliori.
Ora tocca a tutti e tutte continuare un percorso in difesa dei compagni sotto attacco e di rilancio di un processo di riscatto di questo territorio.
Non saranno delle richieste di misure preventive a fermarci.
Un forte abbraccio a Maya, compagna di Torino recentemente colpita da una assurda condanna, e a tutte le realtà che ci stanno esprimendo solidarietà in queste ore. Inoltre, ci scusiamo con le decine di persone costrette all’esterno della sala a causa delle attuali limitazioni anticontagio.
Toccano uno, toccano tutti
Ci vediamo in città.