IL NUOVO OSPEDALE AD ARCAVACATA, I MOTIVI DELLA SCELTA
Pochi giorni fa il sindaco di Cosenza in occasione in un confronto con alcune associazioni cittadine si è espresso in maniera categorica sull’ubicazione del nuovo ospedale, portando avanti scelte politiche del passato ormai desuete e di tutta la nuova galassia del centrosinistra.
Caro sindaco Caruso, noi dell’associazione Spazio Aperto 1495, in cui militano molti cittadini rendesi, non siamo d’accordo e l’idea di collocare l’ospedale a Vaglio Lise la troviamo incomprensibile, se non addirittura assurda.
Non vogliamo essere campanilisti, ma la collocazione ideale per il nuovo ospedale a servizio di tutta l’area urbana è nella città di Rende, sulle colline di Arcavacata, come fu per l’Università della Calabria. Questa idea di Vagliolise, risponde a una progettualità improvvisata, figlia di una scarsa cultura urbanistica.
L’ubicazione delle strutture ospedaliere deve principalmente rispondere a 2 requisiti: idoneità dei luoghi per salubrità e condizioni ambientali, e facilità di accesso dalle infrastrutture viarie. In Italia le strutture ospedaliere sono state collocate in gran parte sulle colline, basti pensare al Monaldi, il Cutugno e il C.T.O di Napoli definiti “ospedali dei colli”,
Ospedale Monaldi- Azienda Ospedaliera dei Colli – Napoli
in quanto ubicati sui colli della città di Napoli immersi in una grande pineta. A questi possiamo aggiungere tanti altri esempi come l’azienda ospedaliera universitaria Careggi di Firenze, situata su una collina a nord della città e sede della storica Villa Medicea di Careggi, e senza andare troppo distanti basta guardare il Mariano Santo a Cosenza, ubicato anch’esso in collina su una estesa macchia verde con alberi di alto fusto. Pensate veramente che l’ubicazione del Mariano Santo o delle più grandi strutture ospedaliere del paese siano frutto solo del caso o piuttosto sono state dettate da una precisa scelta progettuale?
Il motivo dell’ubicazione dei nosocomi sulle colline è dovuto principalmente alla salubrità dell’aria e alle favorevoli condizioni ambientali che aiutano soprattutto a stemperare le alte temperature estive, che, oltre ad attanagliare i pazienti, risultano essere anche un aggravio per i familiari che vanno giornalmente a fargli visita. Chiudete gli occhi per un attimo e pensate a cosa possa essere un ospedale ubicato a Vagliolise, una sofferenza di caldo nei periodi estivi, in quanto ubicato in una desolata pianura, a cui si aggiunge la vicinanza al fiume Crati, portatore di aria insalubre e di plotoni di zanzare e, come se non bastasse, si registra anche la vicinanza dei tralicci di alta tensione AT 220/380 kV che attraversano tutta l’area. La concomitanza di questi fattori, con ultimo l’inquinamento elettromagnetico, rendono, di fatti, l’area del tutto inospitale.
Noi dell’associazione “Spazio Aperto 1495” ribadiamo con forza che la naturale collocazione debba essere Arcavacata di Rende anche dal punto di vista infrastrutturale, infatti, dietro le colline di Arcavacata, in territorio di Settimo di Montalto, che per chi non lo sapesse e’ l’area adiacente al complesso universitario, sta per sorgere lo svincolo dell’autostrada (oltre che quello ferroviario) che sembra essere uno collegamento diretto per l’UNICAL, vista l’estrema vicinanza in direzione nord circa 1 km in linea d’aria, che andrebbe ad aggiungersi allo svincolo esistente di Quattromiglia in direzione sud.
Spazio Aperto 1495 Rende
Raggiungere, di contro, Vaglio Lise da nord tramite la statale 106 non sembra essere affatto agevole, visti i fenomeni rilevanti di traffico che si registrano in prossimità della nuova rotatoria nei pressi dello stadio Marco Lorenzon con file di auto interminabili nelle ore di punta.
Pertanto, alla luce di tali considerazioni, solo le colline di Arcavacata possono ospitare il nuovo ospedale, visto anche la favorevole concomitanza della neonata facoltà di medicina, ubicata nel campus universitario di Rende, che inevitabilmente darebbe slancio al nuovo ospedale.
Rende lì 20/12/2021
“Associazione Spazio Aperto 1495”









