Con un post sul suo blog dal significativo titolo “Cupio dissolvi” Beppe Grillo entra nella guerra tra Di Maio e Conte. E chiede a entrambi di fare un passo indietro: «Egli (l’Elevato) non volle essere un padre padrone, ma un padre che dà ai figli il dono più grande. Sicché rinunciò a sé per consentire il passaggio dall’impossibile al necessario. Non dissolvete il dono del padre nella vanità personale (figli miei)», dice Beppe nei panni del Padre Fondatore del M5s. La chiusa è quasi un’avvertenza: «Il necessario è saper rinunciare a sé per il bene di tutti, che è anche poter parlare con la forza di una sola voce. Ma se non accettate ruoli e regole restano solo voci di vanità che si (e ci) dissolvono nel nulla».