Praia, le ferite inferte al Grande Pioppo. Italia Nostra: “Chi risponderà di tutto questo?”

CHI RISPONDERA’ DI TUTTO QUESTO?
Per i cittadini che vogliono informarsi questo il testo della segnalazione che il 9 gennaio 2020 Italia Nostra ha inviato ai Carabinieri Forestale.
Comando Carabinieri Forestali – Cosenza
Stazione Carabinieri Forestali – Scalea
Oggetto: Le ferite inferte al Grande Pioppo di Via F.Turati
Per il Grande Pioppo di Via F. Turati, l’albero più longevo di Praia a Mare, messo a dimora intorno al 1850, che aveva attraversato indenne la storia di Praia e gli avvenimenti di questi ultimi 170 anni,che era giunto fino a noi con tutta la bellezza delle sue possenti branche e il tronco intatti e maestosi, capace di accompagnare le vicende di questo paese per chissà quanto tempo ancora, è da tempo iniziato il suo calvario. Risultato: una delle sue quattro grandi branche è seccata.
Ciò che non ha potuto il tempo ha potuto l’uomo.
Questa Associazione vuole ripercorrere gli avvenimenti che hanno portato a questo grave danno verificatosi sul maestoso albero che andava invece tutelato e protetto per la sua bellezza paesaggistica, per la sua grandezza ed età.
Il Grande Pioppo prima degli interventi di cui intendiamo parlare si presentava così. 
Tale foto risale a prima del 2013 e riprende un albero in pieno vigore, ricco di verde e di rami ben fissi alle branche che mai hanno subito distacchi.
Il 17 aprile 2015 Italia Nostra, sulla base della L. n. 10/2013 che istituiva il censimento degli alberi monumentali e del Decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 23 ottobre 2014, ha trasmesso al Comune di Praia a Mare tre schede di segnalazioni di alberi e formazioni vegetali monumentali con relativa documentazione fotografica e tra queste quella del grande Pioppo di via F. Turati. Attualmente, come comunicato dalla Regione Calabria con nota del 05.07.2018 n. 0234449 e da più di un anno, la procedura per la dichiarazione di monumentalità e quindi eventuale inserimento nell’elenco degli alberi monumentali rimane in sospeso in attesa che il comune di Praia a Mare convalidi la trasmissione delle schede identificative compilate a seguito di sopralluogo ed inviate dall’allora CFS (Corpo Forestale dello Stato)alla Regione Calabria Settore Parchi ed Aree Naturali Protette. In sospeso rimane anche la richiesta che la Regione Calabria avrebbe dovuto inviare alla Soprintendenza ABAP di Cosenza per il carattere rispettivamente “storico, culturale e paesaggistico” e “per il carattere di valore paesaggistico” del grande albero.
Da li a poco, e precisamente nel giugno del 2015, volendo il Comune di Praia a Mare realizzare al di sotto del Grande Pioppo e nell’area circostante un parco giochi, sono stati effettuati con mezzo meccanico tutto intorno alla pianta degli scavi che hanno arrecato un gravissimo danno all’apparato radicale della stessa, con il taglio appunto di radici, come le foto allegate dimostrano.
A seguito di segnalazione di questa Associazione e dell’intervento richiesto del Corpo Forestale dello Stato, ma a danno ormai fatto, si è ottenuto di spostare le strutture dei giochi, mantenendo intorno alla pianta una piccola zona di rispetto certamente non adeguata.
Come se questo non fosse bastato , il 4 gennaio 2018 il grande pioppo è stato interessato da un drastico intervento di potatura con numerosissimi e profondi tagli di grandi rami con produzione di estese ferite e asportazione della quasi totalità della chioma.
Il primo visibile effetto, a nostro giudizio, sia dell’intervento sull’ apparato radicale, sia di quello drastico sulla struttura della pianta con i grossi tagli evidenziati è questo disseccamento di una delle quattro possenti branche con tutte le conseguenze che ne deriveranno.
Infatti il gravissimo danno all’apparato radicale della stessa, troncando radici di grandi dimensioni che non solo garantivano buona parte della vascolarizzazione della pianta, ma fornivano anche un indispensabile punto di ancoraggio unito ai tagli di grossi rami hanno provocato un processo degenerativo del legno, permettendo, a nostro parere l’ingresso di ulteriori patogeni, agenti di carie del legno. Tale processo patologico a carico dei tessuti legnosi porta alla degenerazione e alla disgregazione del tessuto legnoso dovuto all’attività fungina con tutte le conseguenze che ne sono derivate e che ne deriveranno.
Con la presente nota si vuole segnalare quanto sopra descritto per quanto di vostra competenza.
Distinti saluti
Su conforme decisione del Consiglio Direttivo
Sezione Alto Tirreno Cosentino – Italia Nostra