di Saverio Di Giorno
Il vicesindaco di Buonvicino Biondi è stato spogliato dalle deleghe e al suo posto nominato Cauteruccio. Una piccola frattura, un riassestamento come tanti se ne stanno verificando nella zona. Inutile addentrarsi in letture più approfondite. É un avvicendamento di potere che racconta una sola cosa: l’insolenza di certa classe politica. E anche di parte della popolazione che per anni si è appoggiata a favoritismi che in cambio di voti ha visto garantito lavori e sgravi fiscali. Non è bastata la pandemia per migliorare la situazione sanitaria e non basteranno i drammi sul lavoro e l’emigrazione pesantissima per migliorare la situazione lavorativa. E ovviamente non bastano le indagini che sul più bello svaniscono.
Da una parte dimissioni e/o nomine nei comuni e in vari soggetti – consorzi, cooperative – che nulla hanno a che vedere con i principi di meriti e trasparenza, dall’altra atti incendiari e sequestri. Le due cose sono due facce della stessa medaglia. Ne avevamo già parlato in parte http://www.iacchite.blog/incendi-e-intimidazioni-le-verita-che-nessuno-vuole-dire-di-saverio-di-giorno/. Se intimidazioni ci sono è perché saltano certi accordi tra imprenditoria e politica che vengono garantiti con vittorie, nomine, concessioni e via dicendo. Su questi argomenti punta il dito il sindaco di Santa Maria del Cedro Ugo Vetere (qui l’intervista pubblica al minuto 18:25 https://www.youtube.com/watch?v=aQnurfnp5lM&t=3308s). E quindi l’unica cosa che si può fare è rinfrescare la memoria.
I professionisti, gli avvocati e gli amici. I comuni CUC
Antonio Biondi detto Tonino è ad esempio titolare della impresa Arcana Srl, molto attiva su Maierà e paesi della CUC (Centrale Unica di Committenza) di Grisolia. Vicino a personaggi con ruoli politici e pubblici (se non altro per le vicende in cui sono stati coinvolti) come De Marco. Queste imprese le ritroviamo un po’ dappertutto, dal campo sportivo di Diamante (insieme a De Summa, indagato per la faccenda della depurazione). La Arcana Srl è parte di un consorzio infatti in cui troviamo la De Summa srl https://www.consorzioartek.it/consorziate/ e altri. Al posto di Biondi, Cauteruccio legato all’ingegnere Sica, la quale figura come consulente nei comuni del circondario. Rimanendo in zona la rete di legami che vengono fuori è molto stretta infatti può capitare ed è capitato negli anni che la ditta di Biondi vinca a Maierà o quella di De Marco nei comuni vicini o ancora che il vicesindaco deliberi in favore del figlio e anche che i legali dei sindaci abbiano anche ricevuto incarichi (ad esempio gli studi Grosso o Carratelli) di consulenza o di difesa nei comuni.
Vicende ancora più grosse (economicamente) hanno riguardato ancora l’avvocato Germano intorno a cui si annoda un filo che da una parte va alla banca di Verbicaro e a un gruppo di imprenditori (Zito, Silvestri ecc) con interessi su tutta la costa, mentre dall’altra arriva al maresciallo Aversa indagato in passate indagini. Qualche mese fa la procura si era invece interessata alla figura dell’imprenditore Marsico che aveva curato i lavori della Bcc e che pure ha rapporti al suo interno secondo alcune segnalazioni.
Vicende sempre uguali: e allora perché tornarci? Tanto per cominciare perché i protagonisti a rotazione si spostano, ma restano. Poi perché è il contenuto sul quale, secondo alcune fonti, sta lavorando la procura di Paola anche sulla base di segnalazioni non ancora del tutto approfondite. Inoltre perché questo giro di nomine e questi cerchi ristretti sono la causa principale dello stato di abbandono e di dissesto di decine e decine di comuni. Questi rapporti incrociati creano una gabbia che impedisce la crescita e nei quali si radicano problemi attuali. Di recente ad esempio è stata posta sotto sequestro un’area riconducibile agli imprenditori di cui sopra. E proprio a proposito di Scalea è interessante la situazione che sta venendo che conferma quanto raccontato.
Il caso scuola di Scalea. Favoritismi e ammanchi.
A Scalea negli anni lo stato di difficoltà economico è stato creato artificiosamente per poter garantire privilegi e favoritismi. Quando si chiede conto all’attuale amministrazione delle accuse di immobilismo che si vede mossa a fronte delle speranze che aveva suscitato, il sindaco Giacomo Perrotta rilancia: “Stiamo lavorando invece e anche molto visto che abbiamo personale fortemente ridimensionato. Solo che dobbiamo fare prima un lavoro di recupero sotterraneo per metterci in pari”. Finalmente escono fuori le carte che documentano cifre finora solo dedotte. Ad esempio risulta che durante gli anni non si sono versati contributi per 46 milioni di euro. Ovviamente chi di più e chi di meno e capita che “i di più” sono collegabili a grandi strutture che hanno avuto legami con le amministrazioni. “Stiamo cercando di recuperare, ma dobbiamo anche fare un lavoro di recupero dati dal momento che ne sono scomparsi negli anni”. Situazione simile è quella delle concessioni demaniali, anche in questo caso si sono fatti figli e figliastri. Se poi si fa notare al sindaco che non basta la volontà se la macchina amministrativa e burocratica non segue lui allarga le braccia: “Facciamo il possibile. Vennero dal demanio a Catanzaro per mettere ordine, ma dopo qualche settimana lasciarono l’incarico”. Inoltre non nasconde che alcuni casi sono al vaglio della procura. Persino su questioni basilari e urgenti come l’illuminazione pubblica, il comune è impegnato in un contenzioso che vede coinvolta la Sistei srl che ha avuto nel 2009 affidamento diretto dal comune di Scalea, difesa dall’avvocato Paravati, oggi all’opposizione.
Scalea però è solo uno dei casi in esame. Il più discusso e il cui dibattito ha riguardato le coperture di cui ha goduto il sistema arrivavano fin dentro gli inquirenti (Luberto) e le sfere alte della regione e gli istituti di credito, ma come si può vedere non è l’unico. Le indagini di Paola sulle logge massoniche (il fulcro di quell’indagine è Belvedere) avevano riguardato alcuni soggetti che, secondo alcuni elenchi segnalati, sono anche riconducibili a vecchie logge operanti sul territorio (http://www.iacchite.blog/calabria-massoneria-e-stato-deviato-le-mele-marce-in-divisa/) già da tempo. A riconferma dell’attualità di queste questioni.
La domanda, al di là degli interessi che possono essere o no conflittuali, è: non ci sono giovani laureati, professionisti capaci che possono avere questi incarichi, altri imprenditori innovativi con start up che portino idee nuove e possano lavorare in Calabria senza andar via o nei casi peggiori vedersi ostacolati? Come può un territorio incastrato in questa maniera gestire in maniera diffusa e proficua fondi, progetti e finanziamenti? E ancora: come possono sindaci accusati di essere parti di giri di mazzette (Magorno) o altrove intenti a prenderle (Manna) continuare a gestire doppi e tripli ruoli senza nemmeno chiarire pubblicamente? Come può la classe dirigente – non solo politica – dopo anni di inchieste e soprattutto anni di pandemia e depressione continuare senza un’analisi seria e ripetere di progetti e sviluppi senza accorgersi di nulla?