Caro carburante: gestori impianti, subito accisa mobile

Di fronte all’emergenza provocata dal caro carburante è necessario un intervento immediato del Governo ed il ripristino dell’accisa mobile. Lo chiedono in una nota congiunta i gestori degli impianti di Faib Confesercenti, Fegica Cisl, Figisc/Anisa Confcommercio ricordando: “da sempre Accisa ed Iva compongono la parte maggioritaria del prezzo, sfiorando il 60% di quello pagato dal consumatore”. “In attesa che si sciolgano i nodi dell’ammodernamento e del rilancio di un comparto che appare, oggi più che mai, essenziale al Paese ed alla sua economia” i gestori chiedono che il Governo “intervenga immediatamente dando applicazione a quanto previsto dalla L. 244/07, in tema di Accisa Mobile (o anticiclica) che consente, da una parte, di sterilizzare gli aumenti dell’Iva (già oggi maggiori di 7,00 centesimi al litro rispetto solo a due mesi fa) e, dall’altra, di creare un minimo di stabilità per famiglie ed operatori economici. In attesa che arrivino dal governo i segnali richiesti i gestori, nel tentativo di arginare l’aumento vertiginoso dei costi a margini invariati, a partire dalla giornata di Lunedì 14 Marzo terranno spenta l’illuminazione degli impianti in modalità Self-service durante le ore notturne.

“Abbiamo scritto ai parlamentari perché sensibilizzino il governo sulla necessità di un intervento immediato che consenta a tutti – benzinai, consumatori, imprese – di almeno mitigare gli effetti di un fenomeno sempre più preoccupante. Ci indigna l’assoluta indifferenza del governo, che non può limitarsi a far cassa grazie all’incremento del gettito dovuto a Iva e accise varie – aggiunge la Faib-Confesercenti –. È proprio in tema di accise che lanciamo una proposta, magari non risolutiva ma certamente in gradi di alleggerire i contraccolpi della crisi: il governo intervenga immediatamente dando applicazione a quanto previsto dalla legge 244/07, in tema di ‘accisa mobile (o anticiclica)’ che consente , da una parte, di sterilizzare gli aumenti della tassazione sui carburanti e, dall’altra, di creare un minimo di stabilità per famiglie ed operatori economici. Come si vede – conclude Nettis -, gli strumenti ci sono: è necessario che vi sia anche la volontà politica”.