Cosenza, emergenza rifiuti: tutta la provincia vittima del Consorzio Valle Crati e di Maximiliano Granata

di Francesco Iannucci, sindaco di Carolei

Molti bilanci comunali saranno in default a causa dell’aumento sconsiderato del costo di conferimento in discarica. Un servizio che da essenziale si è trasformato in “servizio di lusso”. Un aumento dei costi di oltre il 200% negli ultimi 5 anni che in valore assoluto significa una maggiore somma (da €. 200.000 a salire) che peseranno sui bilanci comunali e sulle tasche dei cittadini.

Tutto questo perché la Calabria, ma soprattutto i sindaci calabresi (ATO), non sono in grado, da decenni, di risolvere il problema con alternative valide anche per l’inadeguatezza e la irresponsabilità di alcuni amministratori posti al comando di aziende speciali, consorzi ed ambiti senza le giuste competenze e soprattutto senza i richiesti ed essenziali requisiti morali.

Negli ultimi anni siamo costretti ad inviare la nostra immondizia nel Nord Italia ed in Svezia con dei costi esagerati ed oggi neanche quei siti sono più disponibili ad accettare l’enorme quantità di immondizia prodotta in Calabria. La conseguenza è che, nonostante l aumento spropositato dei costi di conferimento in discarica, spesso il servizio di raccolta viene sospeso per mancanza di discariche.

Ma le discariche mancano davvero? Eppure, dalla lettera pervenuta oggi alla pec dei Comuni che fanno parte del Consorzio Valle Crati non si direbbe.

Il Commissario ad acta, ingegnere Giovanni Ioele, nominato dalla Regione Calabria, vista l’inerzia di Consorzio Valle Crati e ATO, per aumentare e migliorare la capacità del sito in località “Vetrano” in San Giovanni in Fiore, sottolinea la necessità immediata, considerata la grave situazione e lo stato di emergenza dei rifiuti, di iniziare subito i lavori per aumentare la capacità del sito.

Nella missiva il Commissario chiede all’ATO di intervenire affinché Maximiliano Granata, Presidente di Valle Crati, non continui ad “ostacolare” il suo operato. Gli effetti sarebbero quelli di dilatare i tempi per la risoluzione, certamente non definitiva, dell’ emergenza rifiuti.

Ma io mi chiedo: la provincia di Cosenza può essere vittima del Consorzio Valle Crati e del suo timoniere ? Non bastano i danni subiti dai cittadini per ciò che riguarda la depurazione con il mancato utilizzo dei finanziamenti del CIPE?

La Regione Calabria ed i suoi amministratori potranno impegnarsi allo spasimo per migliorare le condizioni di questa terra ma non cambierà mai nulla se i “gestori” del potere decentrato non cambieranno immediatamente, forse questo è il primo importante atto di cui la Calabria ha bisogno.