Bullismo a scuola, cos’è e come si previene: ce lo spiega la Dirigente Greco

Bullismo: un tema all’ordine del giorno, più che mai discusso negli ultimi tempi. Il fenomeno ormai è dilagante e gli episodi di violenza negli istituti deputati all’educazione sono diventati un’emergenza, da arginare con la prevenzione.

Proprio per capire come si possa attuare una prevenzione efficace negli istituti scolastici, ci siamo rivolti alla Dirigente Maria Gabriella Greco dell’Istituto Comprensivo “Zumbini”(che comprende classi da infanzia a media).

La Dirigente ci ha spiegato nel dettaglio come riconoscere episodi di bullismo, come prevenirli, come comportarsi nel caso si verifichino; il tutto nell’ambito scolastico.

Che cos’è il bullismo?

“Vi sono – ci ha spiegato la Dirigente Greco – caratteristiche particolari perché si manifesti. Per bullismo si intendono tutte quelle azioni di sistematica prevaricazione e sopruso messe in atto da parte di un bambino/adolescente, definito “bullo” (o da parte di un gruppo), nei confronti di un altro bambino/adolescente percepito come più debole, la vittima.bullismo

bullismoPuò essere verbale (soprattutto femminile), fisico e quando le azioni di bullismo si verificano attraverso Internet, o attraverso il telefono cellulare, si parla di cyberbullismo.”

Come fa un bambino a riconoscere che si tratta di episodi di bullismo?

“Gli episodi occasionali, scherzi o piccoli litigi tra coetanei, non sono bullismo. Se c’è persistenza nel tempo, se il bambino si sente ripetutamente minacciato, scatta il campanello d’allarme. E bisogna intervenire. Le vittime spesso per paura non parlano neanche con i genitori che, tuttavia, hanno il sospetto dell’accaduto, percepiscono il malessere dei figli. E’ importante che chi ha subito episodi di bullismo ne parli appoggiato dalla rete scolastica e dalla famiglia affinché venga aiutato. Anche coloro i quali assistono, i testimoni degli episodi, devono avere il coraggio di parlare e aiutare le vittime. Inoltre lo stesso bambino che effettua bullismo va aiutato, perché a volte chi lo esegue a sua volta l’ha subito.”

In tema di prevenzione come si comporta la scuola?

zumbini“Dato che il fenomeno è in crescita, il Ministero ha emanato linee guida nel PTOF e di solito attività sul tema vengono inserite nella programmazione scolastica. Proprio per avere consapevolezza delle situazioni a rischio e per sapere come reagire, nelle classi noi svolgiamo lezioni specifiche sul tema: letture di libri, giornali, discussioni aperte, proiezioni di film..ecc. Oltre a queste lezioni dei docenti, l’Istituto ha stretto accordi con un’Associazione che porterà nelle classi figure professionali, esperti in materia a fare lezione. E gli alunni potranno realizzare cortometraggi a tema.”

E come reagiscono gli studenti, sono interessati all’argomento?

“Capiscono l’importanza del tema, devo dire che vi è un forte interesse: interagiscono, fanno domande, vanno a fondo dell’argomento trattato. Soprattutto sul discorso della rete, come navigare e quali sono i rischi, accolgono i suggerimenti.”

A proposito di rete, cos’è il cyberbullismo?cyberbullismo

“Quando il bullismo si verifica attraverso strumenti multimediali, tutto ciò che riguarda la rete (posta elettronica, social network, chat, blog, forum) o il cellulare (messaggi, chiamate, WhatsApp), si parla di cyberbullismo. E’ maggiormente pericoloso perché allarga la platea e coinvolge tutti i campi. Il livello è notevole perché entrano in gioco diversi fattori, soprattutto quello psicologico. Noi come scuola abbiamo dei regolamenti specifici, ad esempio gli alunni non possono usare i cellulari in classe, la rete è protetta e vigila la Polizia postale.”

Prevenzione, dunque, la parola chiave perché è importante che i bambini capiscano che la violenza verbale e fisica non risolve alcun tipo di problema, né aiuta a sentirsi superiore o migliore di altri.

“Come scuola – ha concluso la Dirigente Greco – è doveroso prevenire e fronteggiare tali situazioni, per garantire il benessere degli alunni, nostro obiettivo primario costante.”

Valentina Mollica