Anche nel nostro territorio la nuova vetta dello scontro politico si sta consumando sulla tematica dei Fondi Europei del nuovo ciclo programmazione 2021-2027 e delle risorse del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, detto PNRR. In particolare, per il Piano di ripresa e resilienza tramite il Decreto Governance 77 del 2021 è previsto che parte dell’attuazione e dunque l’impegno effettivo delle risorse spetti ad esempio proprio alle Regioni e agli Enti Locali, comprese le Province. Â
È proprio qui che si apre un giallo che riguarda la Provincia di Cosenza. Per organizzare e spendere tali risorse, nel mese di novembre 2021, la Provincia pubblica un bando per la ricerca di un dirigente ad alta specializzazione ai sensi dell’art. 110 comma 2 del TUEL 267/2000 smi. La selezione dura due mesi e su circa 15 partecipanti, vi sono tanti nomi conosciuti. In particolare, superano l’esame orale, l’ex consigliere regionale Domenico Talarico, l’ex Dirigente regionale Giovanni Soda e Vittorio Pecoraro (figlio di Carlo, ex ingegnere capo del Comune di Cosenza), funzionario del Ministero dello Sviluppo economico, a noi lungamente noti per le loro “prodezze” (Talarico è stato finanche condannato a restituire i soldi rubati alla Regione nell’ambito del processo Rimborsopoli) e anche perché storicamente di area di centrosinistra. Â
Per l’art. 110 il Presidente della Provincia può scegliere chi nominare fra gli idonei con discrezionalità . Tuttavia, l’uscente Presidente della Provincia Franco Iacucci (arrassusia) che aveva indetto la selezione, non si sa per quale motivo non firma il decreto di nomina e si dimette per accettare il seggio in Consiglio regionale. Non firma nemmeno il suo vice facente funzioni Nociti (poi trombato alle ultime elezioni) che si narra fosse contrariato dal nominare uno dei tre contendenti, forse perché tutti non allineati politicamente su una sua riconferma e al contrario sostenitori pubblici di altri schemi. Â
Con la vittoria del centrodestra e l’insediamento della Presidente Rosaria Succurro (porcaria oltre che arrassusia) arriva dunque la sorpresa finale e il bando viene revocato e ripubblicato da capo nella giornata di ieri, si narra al fine di orientare a destra (ammesso che ci possa essere differenza con la “sinistra”…) l’indirizzo della nuova programmazione europea e superare i precedenti partecipanti, con una nuova ondata di assunzioni dirette.
La domanda risulta dunque spontanea: è prassi pubblicare bandi, revocarli e rifarli sulla base dell’orientamento politico dei partecipanti che dovrebbero in realtà essere profili tecnici? Â
Non sappiamo ancora esattamente cosa stia succedendo, né chi siano i papponi che vinceranno il bando. Attendiamo di vedere chi saranno i fortunati ad essere selezionati e poi ci faremo due conti. Nel frattempo, speriamo vivamente di avere scoperchiato uno dei tanti altarini della Succurro e dei suoi “fratelli”. Povera Cusenza nostra!