Tutti noi di una certa età abbiamo in mente il film “Il Vigile”, maestosa interpretazione di Alberto Sordi bonanima che raccontava le avventure del vigile Otello, capace allo stesso tempo di fare una multa al sindaco e di dimenticarsi delle regole quando incontra la diva del momento (la bella e brava Sylva Koscina). Eppure, la semplicità e l’ignoranza dei tempi che furono, così magistralmente descritte nel film di Sordi, sono ancora attuali presso gli uffici della presidente Rosaria Succurro della Provincia di Cosenza, meglio nota ormai come la Regina.
Ieri sera, infatti, si è consumato un altro dramma negli uffici della presidente-Regina, che ha letteralmente costretto la povera dirigente Gentile alle soglie della pensione a revocare la posizione organizzativa “Servizio coordinamento Polizia Provinciale, Servizi vari” al dipendente Di Iuri Salvatore e la posizione organizzativa “Coordinamento Servizi Stradali “al dipendente Librandi Francesco.
Cosa spinge però tanta furia improvvisa contro due mansueti e stimati funzionari della “strategica” polizia provinciale di Cosenza?
Non potendo essere ancora oggetto di revoca di un procedimento amministrativo l’amicizia con Franco Iacucci (in ogni caso porcaria e arrassusia, sia chiaro, a scanso di equivoci), la revoca presenta la seguente motivazione formale “i medesimi non hanno eseguito, puntualmente, la disposizione di mantenere libera da auto in sosta la fascia pertinenziale del palazzo provinciale”.
Qui si può leggere la determina:
Ci viene allora spontaneo farci alcune domande.
È competenza principale e inderogabile della Polizia provinciale fare le multe nel centro storico di Cosenza per i parcheggi abusivi?
La disposizione di mantenere libera da auto in sosta la fascia pertinenziale del palazzo Provinciale è stata data per iscritto dalla Dirigente e dalla Presidente ai poliziotti o farfugliata mentre mangiavano un cornetto al bar del piano terra e senza traccia scritta?
Qual è la fonte giuridica di questa disposizione violata?
Prima della revoca, come mai non si è proceduto prima ad un richiamo scritto o a una contestazione disciplinare e se questo c’è stato perché è riportata nella determina?
Come è stata accertato che le macchine erano parcheggiate abusivamente? In quali giorni si è registrato tale fenomeno? Chi l’ha accertato e con quale atto?
Come mai la Dirigente in meno di 3 mesi ha conferito promozioni e retrocessioni alle stesse persone note da decenni all’ente?
Ci viene dunque il dubbio che qualcosa non torni e non capiamo come proprio la dirigente degli Affari Gentile e il segretario Cimino, persone per bene, si stiano sobbarcando di responsabilità amministrative e contabili e forse anche di altra natura solo per accondiscendere le discutibili scelte di chi governa l’ente.
Ma a questo punto forse possiamo aprire un faro di speranza. Seguiteci.
Proprio nella giornata di ieri la presidente-Regina della Provincia ha nominato la commissione che dovrà valutare i dirigenti interni ed esterni. La selezione sulla base dei suoi famosi avvisi vedrà tra i membri della commissione Raffaele Prisco e Serafina Ruggieri, e quindi due funzionari interni della Provincia che non conosciamo ma che le voci danno come vicini alla destra, relativamente a Wanda Ferro (Diucindiliberi) e Fausto Orsomarso (mammacchipanza). Si legge però agli atti che il segretario generale Cimino si sarebbe rifiutato di fare parte della Commissione https://servizi.
In attesa di una vera opposizione (anche Flavio Stasi – evidentemente troppo impegnato al suo paese contro i fascisti che lo attaccano – al momento non fa nulla), non ci resta dunque che affidarci dunque a Cimino, almeno prima che venga sostituito dal terribile Rendace l’ex segretario comunale di Cosenza, come il chiacchierone consulente e principe consorte della presidente-Regina va dicendo in giro ai suoi lecchini presilani. Eh sì, c’è ancora qualcuno che lecca il culo anche ai papponi senza essere… prostituta… Povera Cusenza nostra!