“La città sia protagonista del cambiamento”. Una grande partecipazione e una calorosa accoglienza nel complesso del Sant’Agostino hanno fatto da parterre al candidato a sindaco Andrea Signorelli e ai candidati delle liste Rete dei Beni Comuni e Rigeneriamo Paola. Una serata coinvolgente capace di trasmettere l’entusiasmo della sfida che gli uomini e le donne delle due liste vogliono rappresentare e che può essere racchiusa in cinque parole: lavoro, integrazione, turismo, comunità e cambiamento . “Abbiamo le idee chiare su Paola – ha spiegato Signorelli – e su quanto c’è da fare. Non possiamo distrarci. Abbiamo avviato un percorso di progetti, storie e relazioni, ma soprattutto abbiamo una visione. Una visione moderna di chi non intende rassegnarsi e vuole essere protagonista del cambiamento. I cittadini siano protagonisti della storia di questo paese. Sappiamo bene cosa è accaduto nelle scorse ore (ndr l’ennesimo acquazzone ha paralizzato Paola). Lo sappiamo bene perché è frutto delle battaglie che abbiamo fatto in Consiglio Comunale. Tra queste quella di Cozzo Cervello il cui obiettivo non era solo evitarne il diboscamento ma anche di prevenire il dissesto idrogeologico. Abbiamo sempre cercato il dialogo ma non abbiamo trovato i giusti interlocutori (in Consiglio). Oggi abbiamo l’occasione di tracciare un futuro diverso per Paola un futuro in cui la programmazione e il rispetto delle regole sono fondamentali”.
Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica, è stato ucciso dalla mafia nel 2010. “Nessuno credeva nell’elezione di Angelo – spiega Signorelli – ma alla fine ha vinto su tutti. Si è battuto per il suo territorio contro la vecchia politica. Si è candidato e ha poi sacrificato la sua vita per amore della sua città. Stava facendo la cosa giusta. Noi abbiamo bisogno di esempi. Come quello di Angelo Vassallo. Questo profondo amore vogliamo metterlo in pratica”. Sul programma: “è concreto e pratico. Punta a rispondere ai bisogni della cittadinanza. Paola è diventato un comune caro, un comune che continua a perdere capitale umano. La gente va via. Dobbiamo cambiare la rotta, invertirla mettendo le persone giuste al posto giusto e investendo in quelle idee che possano dare qualità”.
C’è una enorme responsabilità: “noi ne sentiamo il peso. Vogliamo incidere con un atto di coraggio. Il 12 giugno c’è bisogno di quel coraggio che si sostituisca alla paura che sinora ha caratterizzato l’agire della politica. Il tempo del coraggio e della nostra storia è arrivato. Lo dobbiamo fare per noi stessi e per i nostri figli”. Non si può perdere il treno del futuro, dei fondi PNRR, e dell’innovazione tecnologica. “A maggio sono scaduti i bandi. Il comune non ha partecipato. Oggi asfaltare una strada diventa una grande opera pubblica. Il 12 giugno è come un ballottaggio tra la vecchia e la nuova politica e noi dobbiamo sentire il peso di questa scelta. Paola è cambiata in peggio rispetto a vent’anni fa. Le famiglie sono divise. E la politica approfitta di queste divisioni. Non abbiamo bisogno di sogni ma di idee chiare. Le nostre liste rappresentano un patrimonio di esperienze e di professionalità. Ci sono esperienze trentennali nel volontariato. Noi vogliamo non soltanto poter continuare a vivere in questa città, ma anche progettarne un futuro migliore. Dobbiamo essere protagonisti del cambiamento, con forza, con coraggio e con audacia. Il sindaco non è il primo dei cittadini, ma è ultimo tra gli ultimi, è un servitore, il servitore di altri cittadini”.
LAVORO – Marta Gaudino si è soffermata sulla crisi economica finanziaria che ha messo a dura prova il Paese. “Abbiamo dedicato un’attenzione centrale nel nostro programma al tema del lavoro. Argomento complesso che si presta a promesse in più delle volte irrealizzabili”. Gaudino ha parlato anche del Piano nazionale di ripresa e resilienza: “punto focale del nostro progetto è la creazione di un piano comunale del lavoro che nasce dalla convinzione che non si aprirà una nuova stagione di crescita e di sviluppo se non si partirà dalla creazione di nuove opportunità. Vogliamo ripartire da territorio e valorizzare le sue risorse”.
INTEGRAZIONE – Bouchra Raskaoui è la prima candidata di origini straniere che si presenta tra i candidati alle amministrative, ringrazia quella che definisce “una grande famiglia” per l’opportunità avuta. E si sofferma su integrazione e immigrati. “Di Andrea Signorelli mi ha colpito la sua straordinaria sensibilità ai nostri problemi. Paola è la città del santo della carità ma sappiamo bene che la carità è caratterizzata anche dalla concretezza. Ecco perché vogliamo una comunità pronta a accogliere e offrire percorsi di sensibilizzazione agli immigrati di età adulta che consentano di frequentare le scuole. Perché solo attraverso la scuola possono avere la consapevolezza dei loro diritti”.
TURISMO – Tatjana Calvano: “Le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi anni non sono state capaci di comprendere e gestire i cambiamenti che hanno investito il mondo del turismo facendo diminuire e poi scomparire il flussi turistici. Chi oggi ci parla di rilanciare il turismo attraverso finanziamenti da milioni di euro o la realizzazione di grandi offende l’intelligenza di questa popolazione. Cosa dovrebbe fare l’amministrazione pubblica: creare la destinazione, darle un’identità, creare un’immagine e lanciarla sul mercato.”. Tutte le realtà che vivono di turismo hanno alla base un progetto che parte dal territorio. “Un progetto che implica una cooperazione stretta tra pubblico e privato. Ci sono azioni che possono essere effettuate solo dal pubblico. Perché è il pubblico che deve reperite le risorse necessarie per compierle. Il privato da solo non ci riuscirà, ecco perché c’è questo senso di impotenza, di frustrazione. Ci sono risorse che vanno sfruttate”.