Roberto Stellone adesso parla. La sua, con la Reggina, è una telenovela infinita. La volontà reciproca di continuare alla fine della scorsa stagione, le settimane di passione in attesa della nuova proprietà, la sua voglia di aspettare, la diatriba Martino-Taibi, i chiarimenti, l’accordo raggiunto qualche giorno fa con riduzione di una parte dell’ingaggio. E ora? Un altro colpo di scena. Mentre si attendeva l’annuncio, l’allenatore romano si è “aperto” ai microfoni di Alfredo Pedullà. “L’accordo economico per il rinnovo del mio contratto – ha detto – è già stato da giorni sostanzialmente raggiunto, anche se non sono arrivate le firme. Quel che invece, almeno fino ad oggi, manca per motivi diversi e di varia natura, è la condivisione con la proprietà del progetto tecnico e dell’organizzazione del lavoro. Allo stato, pertanto, non ci sono le condizioni ideali per proseguire nel rapporto”, ha chiosato il tecnico. Adesso si spiega la lunga attesa dopo l’accordo trovato qualche giorno addietro e l’ennesimo rinvio del raduno. Il tecnico ha parlato di assenza di condizioni per proseguire, non si è addentrato in altre argomentazioni tantomeno in poleniche, ma è chiaro che la decisione di dire stop all’attesa, ha motivazioni più profonde. Magari più avanti si saprà di più. Nel frattempo il ds Taibi si era mosso secondo indicazioni e caratteristiche verso quei calciatori utili alle idee ed al gioco dell’allenatore romano. Ci si aspettava una sorta di annuncio in blocco qualche giorno prima del raduno, fissato inizialmente per il 10 luglio, spostato al 12 ed ora forse prorogato ancora. Una situazione decisamente paradossale quella che tutti si sta vivendo, perché fino ad oggi i ritardi ritenuti fisiologici, sono stati giustificati e compresi, ma adesso si sta andando decisamente oltre. È evidente che già nelle prossime ore potrebbero esserci sviluppi importanti se non si chiarisse questa vicenda. A pochi giorni dalla presentazione del calendario di Serie B che, guardacaso, si svolgerà proprio a Reggio Calabria venerdì prossimo.
