Belvedere. Le contraddizioni di Massimilla: all’attacco di Cascini ma per conto di chi?

di Saverio Di Giorno

Quella che si sta scrivendo su Belvedere è ormai un’enciclopedia. Vita, morte e manovre di Cascini. Cliniche private, affari, appalti. Quando un regno si sgretola mille cose vengono a galla. E ancora ce n’è da scrivere. Ad esempio, bisognerebbe andare a fare i conti in tasca al sindaco e sarà questo sicuramente il prossimo passo, ma prima si permetta una pausa per completezza d’informazione. Una pausa sull’opposizione perché non vorremmo che le macerie di questo regno le raccogliessero altre mani. È spuntato un nuovo nome…

In molti hanno segnalato un particolare mancante nella notizia della riunione che ha portato l’incarico ad Ugo Massimilla. Capogruppo dell’opposizione più attiva di Belvedere. Da un po’ di tempo a questa parte l’avvocato ha iniziato a tirare fuori segnalazioni (sacrosante) e chiedere conto di appalti e tutto il resto che Iacchitè sta raccontando. Come si era già detto le voci malevole vogliono che sia perché lui sia stato tenuto fuori dal banchetto, ma il punto non è tanto questo…

Il punto è che intorno all’avvocato si sono riunite squadre di giovani capaci, anche perché lui si è venduto come alternativo al sistema dei partiti con i quali ha negato apparentamenti formali. Eppure come abbiamo già scritto (https://www.iacchite.blog/belvedere-le-grandi-manovre-della-massomafia-per-appalti-e-sanita-di-saverio-di-giorno/) il 19 settembre viene nominato come consulente del capogruppo del Pd in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua. Insomma, a parte la contraddizione inopportuna, tutto questo è curioso pochi giorni prima del voto.

Come ormai riferiscono più testimoni, per parlare di varie questioni, tra cui evidentemente questo incarico, si è fatta una riunione che ha visto presenti anche Giggino Incarnato e Franz Caruso (se c’è un meeting c’è Caruso). Ma a quanto pare a questa riunione ci sarebbe stata anche Madame Fifì, al secolo Enza Bruno Bossio. Capacità magica di essere sempre ovunque ci sia un circolo che conti. Poi tutti sanno come è finita alle elezioni, ma il suo epilogo rende ancora più importante chiarire questo passaggio.

Nel Tirreno Cosentino il sistema deviato regge e continua ad operare nonostante Bruni (il procuratore) e nonostante le elezioni. Lo abbiamo documentato tra delibere e incarichi. Questi sono i modi in cui si rigenera: non è che quello che le persone buttano fuori dall’urna poi rientra dalle opposizioni varie? Puntando sui nuovi enfant prodige, su cavalli di razza apparentemente nuovi che mostrano un nuovo volto entusiasmando giovani e cittadini salvo poi dover partecipare ai soliti salotti. L’avvocato deve chiarire pubblicamente le sue posizioni: lontano dalla politica e dai politici ma non dalle loro borse? Le battaglie che sta conducendo servono a buttare giù il regno di Cascini per amor di giustizia o per raccoglierne i cocci?

Lo deve chiarire non tanto a chi scrive, ma quanto alla squadra e alle persone (non poche: 1850) che hanno riposto in lui fiducia. Detto questo ora bisogna tornare al problema principale: i debiti di Belvedere, ma questa è un’altra storia…