Belvedere. Le grandi manovre della massomafia per appalti e sanità (di Saverio Di Giorno)

di Saverio Di Giorno

Caro Procuratore Bruni… forse così dovrebbe cominciare questo articolo su Belvedere. Ma dopotutto quello che si riferirà non riguarda solo la Procura ordinaria (che magari potrebbe trovare spunti utili), ma è utile anche per la Procura di Gratteri e per fare riflessioni di tipo più politico. Il punto è Belvedere e quello che rappresenta Belvedere sul territorio.

Belvedere è stata di recente l’epicentro dell’indagine appalti e massoneria che tra mille peripezie giudiziarie ha aperto un varco per interpretare il modo di fare poco-politico-della-politica del territorio. Assegnazioni, studi vicini alla politica, professionisti e consulenza. Lo abbiamo scritto e riscritto per mille comuni nel tempo: Maierà, Diamante ecc. Belvedere è la sede di due importanti cliniche private del territorio con i relativi interessi affaristico-criminali. Intorno a Belvedere ogni volta che ci sono elezioni o mutamenti politici si muovono i cognomi che contano o contavano da Magorno a Caldiero fino a (come vedremo) politici del territorio. Dunque, andiamo con ordine partendo da maggioranza a opposizione fino a imprenditoria varia.

Cascini: appalti spacchettati e nomine

Cominciando dallo spulciare vincitori e perdenti, assegnatari e non: saltano agli occhi quasi sempre le stesse ditte e gli stessi professionisti che gravitano attorno ai cognomi che contano (Cascini, Impieri, Caldiero). L’occhio in queste vicende deve posarsi innanzitutto sull’ufficio tecnico nel quale all’ ingegnere Rosignuolo è subentrata una nomina cetrarese che finora ha fatto andare avanti tutto liscio come l’olio a colpi di determine (!) e assegnazioni di incarichi anche a studi professionali in apparente conflitto d’interesse. È tutto lecito?

C’è di più. Un’abitudine del comune di Belvedere è quella di frazionare i lavori pubblici così che restino sotto la soglia dopo la quale è obbligatorio fare gara. E quindi via di affidamenti diretti. L’albo pretorio è online e basta scorrere con un po’ di pazienza per accorgersene. Le materie sulle quali lavorare sono diverse dal Castello, al Lungo Mare alla viabilità e via di questo passo. Ancora: è tutto lecito? Addirittura, una manovra emerge per creatività: in una gara di appalto figura tra gli invitati tale Francesco Cauteruccio, il quale però essendo consigliere comunale non avrebbe potuto fare l’offerta. Insomma si invita “a cena” chi si sa già che non può partecipare al buffet. A che pro? Beh, a pensar male viene da dire che è per far rimanere in pochi i partecipanti al buffet. Ma il giudizio sulla liceità di tali condotte spetta ad altri, qui si conceda quantomeno poca trasparenza e diverse stranezze.

Op-posizione a convenienza o non pervenuta

Per quanto riguarda l’opposizione bisogna intendersi. “Uniti per Belvedere” (per i lettori di Iacchitè appassionati di horror story saranno più chiari alcuni storici cognomi Filicetti, Fiorillo, D’Aprile, Liporace, Carrozzino, Ugolino, Granata) è semplicemente non pervenuta.

L’altro gruppo (1850 voti) è quello che fa capo all’avvocato Massimilla che nell’ultimo consiglio comunale si è fatto notare proprio per aver aperto la questione sullo spacchettamento degli appalti. Anche questa pare essersi risvegliata da lungo sonno dal momento che finora non ha avuto nulla da eccepire e come mai? I malpensanti dicono perché Cascini pare distribuire autorizzazioni e prebende e tutti tranne che a loro i quali  pure hanno alcuni interessi edilizi. Insomma, un memorandum, ma solo in futuro si capirà quanto sono fondate le voci. Quel che è certo però è che anche l’opposizione ha ottimi agganci politici quanto la maggioranza: lo testimonia una nomina del 19 settembre. Nomina di Massimilla a consulente del capogruppo del Pd alla Regione Bevacqua. Incarico ottenuto alla presenza di … Incarnato e Franz Caruso dicono diversi testimoni (gli amici si ritrovano). Se ovviamente è legittimo nominare chicchessia è quanto meno strano e inopportuno farlo a ridosso delle elezioni e ad un avvocato che nel suo paese si dice lontano dai partiti e dalle vecchie logiche. Poi ci si domanda perché il Pd è in continua crisi…

Cliniche e mafia

 

Il territorio di Belvedere, ma non solo, negli ultimi due anni è stato interessato da un intensificarsi di fenomeni criminali. Rapine, furti, sparatorie che per la Dda sono da considerarsi all’interno di logiche mafiose. E ovviamente i fatti che riguardano la clinica Tirrenia Hospital (ex Tricarico). Come inquadrarli? Estorsioni, ovviamente. Come altro? In particolare, per la clinica da sempre vicino alla politica (di Magorno e quindi di Cascini ormai amici intimi) in questi mesi si sono rinnovati contratti e assegnazioni che hanno visto fronteggiarsi il gruppo di Crispino e Citrigno. Sui meccanismi di assegnazione delle cliniche e sulla loro poca trasparenza Iacchitè ha già scritto e riscritto e viene impossibile non ricollegare questi eventi in questa logica spartitoria. Il Crispino pare avesse difficoltà almeno nelle battute iniziali, nonostante per i corridoi ostentasse sicurezza. E infatti nonostante il competitor era un patron della sanità calabrese l’ha spuntata anche grazie al gruppo Preite entrato nella partita. Il quale quasi in contemporanea ha visto un suo mezzo andare a fuoco. Per le autorità però è solo un guasto tecnico e quindi non si può far altro che avanzare legittimi dubbi. Estorsioni dei clan o se si vuole di chi li usa come braccio armato.

Insomma, il comune di Belvedere è alle prese con giochi di equilibrismo. Dare a tutti il giusto per evitare di creare malumori e problemi. Ma non è l’unico comune in questa situazione come si può facilmente immaginare…