Egregio Direttore
Redazione lacchite’
All’ASP di Vibo Valentia inaspettatamente (si fa per dire) si premiano anche i dipendenti poco raccomandabili.
E’ di questi giorni la notizia che un dipendente dell’ospedale di Tropea, tale Surace Francesco (ex economo già condannato dal Tribunale di Vibo Valentia alla restituzione di somme sottratte alle casse dell’ASP mentre esercitava allegramente la funzione di economo) è stato premiato con l’incarico di controllore dei cartellini dei dipendenti con tanto di credenziali assegnatogli in grande stile dal Commissario Straordinario Giuliano (fresco di conferma alla guida dell’ASP di Vibo Valentia) per esplicita richiesta del solito faccendiere “Dr. Comito” a sua volta imbeccato dal sindaco di Tropea (il barbuto Macrì, nipote del professore Vallone, che continua a rivoltarsi nella tomba) committente dell’incarico e con il beneplacito del “Dr. Daffinà” (Gran Maestro massone deviato e fratello dei fratelli…) nella veste di osservatore speciale referente in zona del presidente Occhiuto e del leggendario Peppe ‘ndrina come ormai tutti, anche a Tropea e dintorni chiamano il boss Giuseppe Mangialavori.
Il Surace è anche ben noto per non avere mai dovuto timbrare il cartellino.
Tale facoltà, nell’ASP di Vibo Valentia, è riconosciuta solo ai dipendenti dotati di una particolare ruolo sociale.
Questo è quello a cui certi politici di maggioranza (Comito e il sindaco di Tropea) sono sottoposti pur di non perdere i contatti con la società che conta.
I pasti per i pochi ricoverati dell’ospedale di Tropea continuano ad arrivare freddi perché nessuno osa contestare il problema alla ditta di San Gregorio che, come è noto, rientra nelle grazie del sopracitato consigliere regionale (Dr. Comito).
Il personale dell’impresa del servizio di pulizia dell’ASP di Vibo è ben nutrito di soggetti poco raccomandabili (parenti ed amici di delinquenti locali) che nessuno vede o tutti fanno finta di non vedere.
Intanto i poveri cristi malcapitati e ricoverati all’ospedale di Tropea per fare una TAC o una radiografia devono recarsi all’ospedale di Vibo e aspettare lunghe liste d’attesa.
Nonostante ciò i consiglieri di minoranza (Mammoliti e Lo Schiavo) invece di vigilare sull’operato della direzione amministrativa e politica dell’ASP di Vibo Valentia (Giuliano e Company) dormono sonni tranquilli, tanto per loro quello che conta è garantirsi lo stipendio per tutta la legislatura senza doversi sporcare le mani.
Lettera firmata