Cosenza 2021. Tremila voti in meno rispetto al centrodestra: chi rema contro Caruso lo zerbino?

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Da qualche tempo ormai la paranza cosentina ha gettato la maschera e ha presentato sul tavolo delle amministrative di Cosenza la candidatura dell’avvocato Franz Caruso, classe 1959, da decenni sulla scena forense e politica e anche con ruoli di mediazione molto importanti, vista la sua professione e soprattutto perché è iscritto alla massoneria, al Grande Oriente d’Italia.. Lo sanno tutti a Cosenza, anche se il diretto interessato si nasconde dietro al fatto che non è iscritto a nessuna “associazione segreta”.

Diciamocelo con tutta chiarezza: la sua candidatura è approdata al ballottaggio finale principalmente perché quella del suo avversario omonimo, Francesco Caruso lo zerbino degli Occhiuto, è stata clamorosamente “scaricata” proprio da chi invece avrebbe dovuto trainarla, vale a dire Robertino Occhiuto. Com’è possibile che il fratello furbo del cazzaro prende 14.834 voti a Cosenza Città e il candidato sindaco si ferma a 13.132 ovvero con 1.702 voti in meno? Parliamo di una percentuale del 6%. mica di bruscolini… E non è certo finita qui perché dal calcolo dei voti di Caruso lo zerbino mancano addirittura 1.457 voti delle sue stesse liste: 13.192 voti Caruso e 14.501 il blocco delle liste.

Se sommiamo i 1.702 voti in meno di Robertino e i 1.457 voti in meno delle liste abbiamo un totale di 3.159 voti in meno per il candidato designato dagli Occhiuto. Dove vogliamo andare a parare? Semplicissimo: Francesco Caruso lo zerbino non ha vinto al primo turno perché all’interno della famiglia dei cazzari (gli Occhiuto) qualcuno gli ha remato apertamente contro e se avesse avuto quei voti a quest’ora i giochi sarebbero stati chiusi. Ma evidentemente c’è qualcuno che ha deciso che forse è meglio che non vinca. Magari nei prossimi giorni cercheremo di arrivare ad una spiegazione plausibile.

Per il momento, invece, facciamo un’altra considerazione sul suo (molto presunto) avversario. Franz Caruso è il candidato scelto dalla paranza di Nicola Adamo ed Enza Bruno Bossio, che strizza l’occhio ai fratelli di sinistra, di centro e persino di destra. Qualcuno sussurra che persino Robertino e lo stesso Mario Occhiuto non solo non vedrebbero male Franz sindaco, ma avrebbero anche dato il loro assenso (facendo candidare lo zerbino solo per… paravento) dopo che Capu i Liuni e Madame Fifì hanno amorevolmente protetto il cazzaro in questi dieci lunghissimi anni assicurandogli addirittura due “vittorie” elettorali e l’assenza totale di ogni tipo di opposizione.

Oggi avere un tirapiedi degli Occhiuto alla guida di un comune sempre più chiacchierato come quello di Cosenza ed esposto a tempeste giudiziarie come non mai non conviene a nessuno e men che meno non tanto a Mario (che ormai è uno zombie che cammina) ma soprattutto a Robertino, che invece è atteso dalla sfida del governo alla Regione e non può avere la palla al piede dei guai del fratello e della sua corte dei miracoli. E allora quello della vittoria annunciata di Franz  Caruso è un tentativo patetico per provare a mantenere in piedi il sistema di potere attaccato ormai da tutte le parti e nel quale è nato, è cresciuto e sta invecchiando Franz Caruso, il garante incappucciato della paranza.