‘Ndrangheta e turismo. L’ex dirigente regionale Anastasi non risponde al gip

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al gip di Catanzaro Pasquale Anastasi, di 72 anni, ex dirigente del dipartimento Turismo e Beni Culturali, Istruzione e Cultura della Regione Calabria, e l’imprenditore Salvatore Domenico Galati (56), coinvolti nell’operazione Olimpo.

Anastasi, difeso dall’avvocato Francesco Gambardella, è accusato di traffico di influenze illecite in concorso con Vincenzo Calafati, responsabile Tui per la Calabria. Secondo l’accusa, Anastasi si sarebbe fatto promettere da Calafati «ingenti somme di denaro da elargirsi a mezzo ‘consulenza’ prestata in favore del Tour Operator Tui e della direzione del Tui Magic Life di Pizzo, quale prezzo per la sua opera di mediazione illecita nei confronti dei vari apparati regionali finalizzata alla predisposizione, pubblicazione e successiva selezione dei vincitori delle procedure di evidenza pubblica già avviate e/o da bandire».

Galati, difeso dall’avvocato Antonio Galati e dall’avvocato Francesco Gambardella, è accusato di corruzione per esercizio della funzione, in concorso con il capo struttura del dipartimento Turismo e Beni Culturali della Regione Calabria Rodolfo Bova che sarà interrogato domani. Stando alle indagini, Bova avrebbe ricevuto 5000 euro da Galati «al fine di favorire l’espansione imprenditoriale di questi nel settore dei transfert».

Entrambi gli indagati, giovedì scorso sono stati tratti in arresto nel corso dell’operazione “Olimpo”, diretta dalla Dda di Catanzaro, che ha visto 56 arresti in carcere e conta 78 indagati. L’inchiesta è incentrata sugli illeciti commessi dalle cosche vibonesi, in particolare quelle che controllano il litorale Tirrenico e il territorio di Tropea.