Regione, tra un mese la legge elettorale farlocca all’esame della Corte Costituzionale

Ogni tanto ritorna puntuale come una febbre maligna il balletto delle date per uno dei tormentoni della politica calabrese: il ricorso di Wanda Ferro. La Corte Costituzionale lo discuterà il 19 ottobre. Ma non sarà il solo ad essere esaminato.

Tutto nasce dall’approvazione della legge elettorale regionale nella quale erano contenute delle clamorose irregolarità, tra le quali quella della mancata elezione del candidato della coalizione perdente. Ma, soprattutto, questa legge è stata approvata quando la Regione era in regime di prorogatio all’indomani della condanna di Scopelliti.

La Ferro, in realtà, nel suo ricorso non mette in discussione la legge elettorale nel suo insieme ma soltanto la parte per la quale non è stata incredibilmente eletta in Consiglio.

Ma la Democrazia Cristiana aveva prodotto un ricorso incidentale su quello della Ferro, che metteva in discussione proprio la legge elettorale e che adesso è stato ritenuto ammissibile dalla Corte Costituzionale.

Eraldo Rizzuti. segretario provinciale della Dc, ha dichiarato: “Con la Notifica n. 149 ai legali della Democrazia Cristiana è stato comunicato che l’atto di intervento presentato sul ricorso della Ferro è stato accettato, per cui il 19 ottobre la Corte non dovrà decidere sul reintegro di Wanda Ferro, che ormai diventa un giudizio superato e secondario, ma sulla legittimità della legge elettorale della Regione Calabria, che doveva essere approvata in regime ordinario e non dopo le dimissioni volontarie del Presidente della Regione avvenute il 29 aprile 2014”.

Dunque, il 19 ottobre si deciderà il destino della giunta regionale.

Ad un mese esatto di distanza, facciamo il punto della situazione. Qualche giorno fa abbiamo provato a stanare Rizzuti, affermando che Palla Palla lo sta blandendo offrendogli o incarichi per lui o posti di lavoro per i familiari, in maniera da evitare il ricorso.

Rizzuti ci ha telefonato in redazione ed ha ribadito che con Palla Palla non tratta ed è pronto a farlo andare a fondo.

Non resta che aspettare il 19 ottobre.