A Filandari le liste per le prossime amministrative sono 3, una è stata invece ricusata per mancanza di rappresentanza femminile.
La cosa che colpisce è ancora una volta la presenza della lista civetta, “Uniti per Filandari”.
Con candidati raccattati in giro per la provincia di Vibo e alcuni di questi lo dicono anche esplicitamente nei bar e nelle piazze, che hanno fatto un favore al fratello del sindaco, promotore occulto, insieme a Franco Fusca futuro assessore esterno secondo i patti,
Ma torniamo alla lista principale quella del sindaco uscente, la signora Fuduli, l’unica con 10 candidati, e basta guardare i nomi che salta subito all’occhio tutti i limiti e i guai di una lista di impresentabili.
Parliamo di personaggi con familiari implicati nelle maggiori inchieste di ìndrangheta del Vibonese, con figlie implicate in favoreggiamento nella morte del giovane Francesco Vangeli, e se non bastasse tutta gente con proprietà e fabbricati abusivi, alcuni difformi e alcuni totalmente abusivi.
Questi i consiglieri che vorrebbero rappresentare il Comune, ma conducono una vita nell’illegalità diffusa.
Questo purtroppo è quello che aspetta Filandari nei prossimi 5 anni, e non finisce qui… Il tutto nell’indifferenza assoluta del procuratore Gratteri, che chiacchiera continuamente ma non riesce mai a mettere un freno alla corruzione mafiosa che dilaga in tutta la Calabria. Non basta mettere dentro qualche rom a Catanzaro o indagare qualche colletto bianco a Vibo e in provincia. Anzi, l’opera di Gratteri in questa maniera risulta soltanto perfettamente funzionale agli interessi della massomafia. Spiace dirlo ma è così.
Lettera firmata