SEMPLICEMENTE UNA VERGOGNA
L’annuncio di Pippo Callipo di aver ceduto il posto nella SuperLega di pallavolo alla Farmitalia Saturnia di Catania è semplicemente vergognoso.
Tutta la vicenda è stata gestita male da tutti, dalla proprietà, dalle istituzioni, dalla città di Vibo Valentia, da tutta la regione e infine anche dalla tifoseria.
Pippo Callipo ha avuto il suo momento di gloria con “Io resto in Calabria”. Poi un paio di anni fa si stufó della sua avventura in politica, si dimise sdegnato dal consiglio regionale contro il popolo bue che non l’aveva votato e divenne “IO MI DIMETTO IN CALABRIA”. Adesso liquida la Tonno Callipo volley, cede il titolo a Catania e diventerà nell’immaginario collettivo: “IO VADO IN SICILIA”.
La giustificazione di averlo fatto per le difficoltà economiche del gruppo è ancor peggiore, peggio mi sento. Verità o balla che sia, le conseguenze negative sul mercato potrebbero essere pesanti. Un Presidente che appena una settimana prima annunciava sul Corriere del Mezzogiorno i grandi successi del gruppo Callipo con un fatturato di 80 milioni di euro, investimenti corposi in tecnologie avanzate e nuove assunzioni. É lo stesso presidente, Pippo Callipo, che dopo una settimana annuncia la cancellazione della squadra dalla serie A per difficoltà economiche e per difendere il posto di lavoro ai propri dipendenti.
Delle due l’una: o diceva una balla prima o dice una colossale bugia adesso. Nel caso fosse una bugia sarebbe ancora più grave perché non si gioca così sulla pelle delle persone che lavorano, gettandole nel dubbio e nell’angoscia per il proprio futuro. Infine si vanta di aver ceduto il posto in serie A, gratis. Una parola che in campo imprenditoriale è sconosciuta. Ma almeno se l’avesse fatto pagare a buon prezzo che avrebbe potuto donare ai propri dipendenti. Nemmeno questo. Si vede che il presidente del Catania è un amico.
Passando infine alle istituzioni pubbliche la VERGOGNA NON CALA. ANZI! UNA PENA COLOSSALE.
Abbiamo assistito al silenzio completo e assordante del presidente Robertino Occhiuto, e ormai capiamo perfettamente perché a Cosenza lo chiamate “parassita sociale”, uno che di solito sentenzia su tutto, come se fossimo davanti ad una vicenda riguardante una squadretta di quartiere e non la massima serie. Ma questo oltre a non capire una mazza di politica e di sanità ovviamente non sa neanche cosa significhi lo sport… E che ve lo diciamo a fare?
La sindaca della città di Vibo VALENTIA, MARIA LIMARDO, si è prodigata a spendere solo parole di solidarietà e vicinanza verso Pippo Callipo e il gruppo. Non si capisce che avversità abbia colpito Callipo.

Dal padre padrone del Vibonese, Peppe Mangialavori, alias Peppe ‘ndrina, anche da lui parole vuote di circostanza. Neanche un tentativo di aiuto, magari da qualche uomo d’onore… Niente di niente. Uno che appena 15 giorni prima aveva annunciato al popolo festante e servente di sindaci chiamati ad ascoltarlo e applaudirlo, l’arrivo di milioni di euro per la rinascita della provincia, tra cui anche la ristrutturazione del palazzetto dello sport, dove avrebbe dovuto giocare la Callipo volley. Tutti ad applaudirlo con in testa Pippo Callipo in persona.
La Confindustria a sua volta se n’è lavata le mani, ha avuto il coraggio d emettere un comunicato in cui informava che non entrava nella vicenda.
Tutti immobili e fermi. Nessuna iniziativa, nessuna proposta, nessuna cordata alternativa messa in campo. Solo BLA BLA BLA.
La città di Vibo, i suoi cittadini, i suoi tifosi forse erano traumatizzati dalla feriale notizia. Nessuna dimostrazione o protesta. L’unico segno di vita un incontro a porte chiuse con la dirigenza. E poi tutti a casa a vedere le partite in tv.
Non ci rimane che tifare per il Catania e visto che ci troviamo anche per il Messina e il Palermo.
Intanto io da domani mangio Sardanelli.
Lettera firmata