Paola. Oltre 70 mila euro per la festa patronale più scarsa degli ultimi 20 anni e una città che cola a picco

Paola. Oltre 70 mila euro per la festa patronale più scarsa degli ultimi 20 anni e una città che cola a picco.

31mila euro per i The Kolors.
22mila euro per le luminarie copiate da Fuscaldo, e per gli angeli che ancora oggi sono appaiati vicino alla statua di San Francesco di Paola.
Diecimila euro per la comunicazione dell’evento che siamo sicuri saranno appaltati da Toni “la piovra” Trotta da Fuscaldo, amico del sindaco, Giacomo Middea e di Fausto Orsomarcio. Altri fondi dunque per il videomaker che ha guadagnato 7500 euro per la promozione di un evento di due ore e mezza. Soldi spesi per uno spettacolo pirotecnico durato poco più di quindici minuti. Soldi presi dai venditori ambulanti che hanno pagato il suolo pubblico.
Sono alcune delle cifre di questa edizione della Festa Patronale che per la stragrande maggioranza dei paolani è la più scarsa degli ultimi 20 anni.
Un’edizione mal gestita dall’amministrazione comunale. Lo scarso appeal del sindaco Giovanni Politano e della sua giunta di impresentabili fondata sul patto scellerato Pd-Fratelli d’Italia fa acqua da tutte le parti.
Una città sporca, dove si compiono atti vandalici e persino intimidazioni.
Un consiglio comunale dove continua a sedere Alessio Samà, uomo di fiducia del sindaco coinvolto nell’inchiesta Affari di Famiglia che ha portato all’arresto di 37 persone affiliate al clan Tundis-Calabria.
Tasse alle stelle. Debiti fuori bilancio e l’ombra di un nuovo dissesto.
Prospettive future? Il porto promesso da Orsomarcio.
Jamu ‘ccuri cazzi.
Se questa è la nuova era siamo rovinati.