La delibera è la Numero 1191 Del 25/05/2023. Arrivata al momento propizio per piazzare l’ennesimo colpaccio firmato Asp Cosenza gestione Graziano Strafalaria. Destinatario il capo dei capi della sanità privata, al secolo Carmine Potestio. Si tratta come da delibera dell’AUTORIZZAZIONE SANITARIA ALL’ESERCIZIO DELLA STRUTTURA SANITARIA PRIVATA DENOMINATA “ANMI SISS SRL ROSSANO“ PER L’EROGAZIONE DI PRESTAZIONI DOMICILIARI CON SEDE NEL COMUNE DI CORIGLIANO ROSSANO (CS). PARERE
Racchiude in se l’ennesimo regalo di circa dieci milioni di euro, per le prestazioni domiciliari
per la società Anmi Siss srl, dove Anmi sta per Associazione nazionale mutilati e invalidi, la sigla con la quale Potestio in tandem con la famiglia Di Tommaso ha dato inizio alla sua irresistibile ascesa di imprenditore nel ramo sanità. Anche se si sussurra che da un po’ sia uscito dai radar dei documenti ufficiali.
Il presidente (praticamente da SEMPRE) dell’Anmi è il dottore Eugenio Di Tommaso, ex potente dirigente dell’allora USL di Cosenza, cresciuto alla corte dell’ex senatore ed ex presidente Sorical Geppino Camo e diventato nel tempo sodale (e anche socio per il tramite del figlio Michele Di Tommaso, legale rappresentante del Centro di servizi sanitari) di Roberto Occhiuto e di quel personaggio a noi ben noto che risponde al nome di Carmine Potestio, boss della sanità privata. Questo è il nuovo che Occhiuto porta avanti.
L’autorizzazione di 180 posti letto di assistenza domiciliare, contenuta nella determina, significa tradotta in soldoni, che dopo 60 giorni possono diventare posti letto accreditati e quindi ogni giorno di degenza viene pagato dall’Asp di Cosenza alla modica cifra di 130 euro a posto letto: se moltiplichiamo 130 euro per 180 posti letto sono 23.400 euro al giorno e per 365 giorni all’anno sono più di 8 milioni di euro. Con tutti gli annessi e connessi si arriva quasi a 10 milioni.
Volete sapere in cosa consiste l’assistenza domiciliare in Calabria e come è stata fatta finora? Somministrando una flebo al giorno ai pazienti, spesa per le società che praticano assistenza domiciliare 1 euro a paziente.
Quindi se Occhiuto vuole fare le cose perbene invece di regalare 10 milioni di euro ad Anmi Siss, faccia le cose per bene, i rilevatori li mandi dove spendiamo soldi pubblici con servizi scadenti e poco soddisfacenti.