– IL CORAGGIO DI RESTARE –
di Iolanda A. F. Cuomo
Premesso ed indiscusso l’immenso dispiacere per una giovanissima vita spezzata nel fiore degli anni, e che tale morte la percepiamo tutti come un’ingiustizia morale alla quale non sappiamo darci una spiegazione.
Premesso che la giustizia farà il suo corso e spetta ai magistrati individuare se ci sono state responsabilità ed in che misura.
Ma personalmente sento viva e prepotente la necessità di voler esprimere la mia #solidarietà a tutti quei #giovani #imprenditori che si occupano di #escursioni e ricettività turistica sul #fiume #Lao.
Sono tutti giovani, dislocati tra #LainoBorgo, #Orsomarso, #Papasidero, #Scalea. Molti di loro ho avuto il piacere di conoscerli personalmente per via della mia attività professionale.
Sono giovani che sono rimasti caparbiamente abbarbicati ai loro piccolissimi, infinitesimali #borghi. Che disperatamente, ogni giorno, cercano di fare #impresa, di creare un #reddito senza lasciare i propri paesi, a rischio #spopolamento.
Paesi dove arrivare è una fatica, in cui non sono rimaste che poche centinaia di persone. Sapete quanti abitanti ha Papasidero? 711. Settecento undici.
Quanto un condominio.
Paesi che potrebbero diventare gioielli di un’offerta turistica di #turismolento e che probabilmente invece non sono stati adeguatamente promossi o sponsorizzati, preferendo indirizzare la promozione turistica verso un’offerta ed un target di #turismo di massa, in stile Emilia Romagna o Puglia, che in questa regione, per la propria conformazione geonaturalistica è impossibile che si realizzi.
Dovremmo invece trasformare le nostre debolezze in punti di forza. Come hanno fatto questi giovani imprenditori.
A promuovere questi borghi incantati, con potenzialità turistiche immense, ci sono solo questi giovani ragazzi, che con un coraggio fuori dal comune, hanno deciso di puntare sulle proprie forze, di fare impresa in questi posti dimenticati da tutti, di investire e promuoverli, tutto da soli.
Senza grandi vetrine, senza cartelloni sensazionali in giro per l’Italia.
Hanno deciso di restare in #Calabria, e non semplicemente in Calabria, ma in piccolissimi borghi che diversamente sarebbero destinati a morire.
Questi ragazzi, tutti, sono meritevoli di #stima ed ammirazione, perché vanno avanti con le proprie forze ed investendo su qualcosa a noi sconosciuta, con enorme #lungimiranza.
Le nostre vite sono dirette da coincidenze, casualità e fatalità.
#Fatalità deriva dal latino fatum: sorte, #destino. Qualcosa che non possiamo controllare o modificare.
Negli anni si annoverano decine di vite spezzate sulle piste da sci, o scalatori che hanno perso la vita scalando le vette, o subacquei che sono andati incontro al loro destino con la morte mentre praticavano uno sport.
Nessuno ha urlato contro lo sport in se, chiedendo che venisse limitato, abolito, cancellato.
Non si urli allora, vox populi, contro il #rafting, che altro non è che uno sport, esattamente come l’arrampicata o come le immersioni.
Non si urli puntando il dito, sull’onda di un’emozione generale, perché così si urla contro giovani che dovrebbero invece essere il nostro #orgoglio.
Siamo pronti a piangere per i figli che lasciano la Calabria, dicendo “lavoro non ce n’è”. Questi ragazzi il lavoro se lo sono inventato. In posti che fino ad un decennio fa affrontavano un lento declino, e che invece sono piccoli gioielli turistici.
Ragazzi coraggiosi che ostinatamente non se ne sono andati, hanno avuto il coraggio di restare.
Ed allora, nel mio piccolo, #iovadoafareraftingsulLao
Dott.ssa Iolanda A. F. Cuomo
EU Project Manager
Esperta in Turismo, Cultura, Ripopolamento Borghi