Come si apprende dalla bacheca del consigliere di opposizione, Domenico Lacava (Pd), pare che ogni forma di democrazia si sia spenta nella città di Gioacchino da Fiore. Ultimo, ma chissà quanti ancora non ne conosciamo, il diniego da parte dell’avvocato Nuccia Bafaro, nonché responsabile del settore Affari Generali, della documentazione relativa al rimborso spesa di tutti gli amministratori.
E’ lecito nascondere tali spese? Come mai l’avvocato Bafaro ha agito privando il consigliere Lacava delle informazioni richieste? Non si è più trasparenti? Cosa deve essere celato?
Eppure nel municipio di San Giovanni in Fiore non si fa altro che parlare di correttezza e di rettitudine. Ci sembra molto strano un simile comportamento da parte di un funzionario ad alta levatura.
Ma chi è l’avvocato Bafaro?
Non è altro che la cognata dell’assessore alla “cultura” che offre ai turisti, in visita all’Abbazia Florense, pitte ‘mpigliate a go go pagate con i fondi pubblici. E moglie del responsabile di Legambiente, venduto per un piatto di lenticchie alla destra che governa il territorio. Nonostante sia da sempre “uomo” comunista… ma probabilmente ormai anche lui ha aderito alla corrente sempre più numerosa dei comunisti sì ma col… culo degli altri. Che a quanto pare non si interessa più delle fonti inquinanti di San Giovanni in Fiore ma si adopera a piantare alberi lungo il viale della benzina di famiglia.
In pratica la minestra se la girano e rigirano da soli.
Per una maggiore chiarezza ecco cosa ci fa sapere il consigliere Lacava pubblicamente: