Il presidente Robertino Occhiuto da Cusenza ieri, venerdi 9 giugno, ha riacquistato la parola e ha parlato di scuola. Con la sua proverbiale faccia di bronzo basata sulla proverbiale sapienza (sic!) che lo pervade mescolata ad un’altrettanta elevata modestia (doppio sic!), come se nulla fosse successo in questi giorni, ci ha illuminati: “E’ una piacevole constatazione il fatto che l’Agenda Sud contro la dispersione scolastica parta dalla Calabria. Voglio ringraziare il ministro Valditara e tutti i dirigenti scolastici che sono in trincea, abbiamo bisogno di loro per creare le condizioni migliori per le nuove generazioni”.
Lo ha detto lui, uno dei più illuminati (sic al cubo!) presidenti di regione dall’ unità d’Italia ad oggi. Ed ha continuato a sproloquiare di scuola come se niente fosse. Naturalmente l’argomento era serio, ma si è ben guardato di parlare di sanità. Lui che ogni santissimo giorno ci illumina sui fantastici traguardi raggiunti con la sua conduzione della sanità calabrese. Specie quando fa i conti col “trucco” eliminando i Lea…
Ma ancora nessuna parola ad oggi è pervenuta dal presidentissimo e commissarissimo sulla sospensione dei suoi fidi scudieri Giuliano e Galletta. Naturalmente su gran parte della stampa e dei media di regime, la notizia è sparita o è stata relegata in un cantuccio o solo nelle pagine di Vibo Valentia.
Le domande rimangono ancora tutte senza risposta.
Con quali criteri Occhiuto ha proceduto a queste nomine? E visto che nel 2021 era insoddisfatto dell’azione di Giuliano al Mater Domini, come mai poi lo nomina prima commissario e poi addirittura direttore generale all’Asp di Vibo? E quando Giuliano ha comunicato di aver trovato i 20 posti in più, da dove ha pensato provenissero le figure professionali necessarie al loro utilizzo? DA CUBA?
Ma ci sono ancora altre domande da fare, che puntualmente resteranno tutte senza risposta.
Forse Occhiuto i suoi dirigenti li sceglie in base alle volgarità impregnate di arroganza che producono?
Nelle intercettazioni dei colloqui tra Giuliano e Galletta ce n’è un vasto campionario: “No no, non c’entriamo niente noi stai tranquillo, a parte che me ne fotto della Finanza e dei carabinieri, me ne fotto della Finanza, dei carabinieri della Questura, dei Vigili urbani e poi qual è più (…) della Forestale”.
E continua Giuliano, direttore generale dell’Asp di Vibo e all’epoca commissario al Mater Domini di Catanzaro: “Vabbè, ringraziamo la finanza che ci sta pure ascoltando magari”. E Galletta: “Esatto si si si, ringraziamola, la riveriamo anche”. E Giuliano a sua volta: “Grazie finanza, fate questa cosa importante, verificate i posti letto dell’Azienda universitaria marescià, verificatelo che se non ci sono questi cazzi di posti letto muta tutta la sostanza della nazione”. Così parlano e si atteggiano alcuni dei massimi dirigenti della sanità calabrese che si sentono intoccabili.
Oppure quell’altra perla che dimostra il livello di arretratezza culturale di alcuni suoi stretti collaboratori: “Ma lo sai quanto mi ha dato Occhiuto?”. “Eh”. “48 ore, grazie a quel ricchione là, come facciamo?”. Battute volgari che non si sentono nemmeno della cantina di Donna Nuzza che nel frattempo è divenuta Hosteria, con la h iniziale. Ma forse si sono formati alla scuola del suo predecessore, il presidente facente funzioni Spirlì che “volevo essere ricchione alla vecchia maniera, io”. Spirlì non si direbbe offeso, ma la gran parte della comunità gay lotta contro questo linguaggio alla cui base c’è disprezzo.
Occhiuto non dovrebbe stare zitto. Non stette zitto Bettino Craxi, che definì Mario Chiesa un mariuolo… Ma stiamo parlando pur sempre di un gigante che tale rimane anche se corrotto. Occhiuto invece, oltre ad essere corrotto, è un nano politico… E così non dice a nessuno cosa pensa delle azioni, dei comportamenti e degli atti dei suoi più stretti collaboratori. Che ne pensa di Giuseppe Giuliano e di Matteo Galletta? Silenzio, anzi omertà, visto il livello…