Lettere a Iacchite’: “Mileto, la città della finta legalità”

Già vi siete occupati della modalità di gestione di alcuni concorsi pubblici nel Comune di Mileto. Oggi esce fuori la finta legalità di questi personaggi che di giorno predicano legalità e vanno alle manifestazioni col Prefetto e di notte vanno a cenare e festeggiare con i peggiori delinquenti. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la partecipazione di un consigliere comunale, all’epoca assessore, Pasquale Luccisano al compleanno di Benito Tavella, ritenuto appartenente alla criminalità locale. Con la coda grottesca delle scuse del consigliere, che ha affermato di trovarsi lì casualmente.

Oggi esce fuori che il sindaco Fortunato Giordano, oltre ad aver condotto una campagna elettorale molto discutibile, non si è nemmeno sottratto a foto imbarazzanti ed eccolo in compagnia proprio di quel consigliere Pasquale Luccisano, di cui sopra, del padre Luccisano Fortunato (detto nano o Andreotti), più volte citato nell’ordinanza dell’inchiesta “Maestrale” della Dda, pregiudicato e con interdittiva antimafia, dello zio Luccisano Domenico (pregiudicato per vari reati), e dello zio Cirianni Francesco, anch’esso con precedenti penali.

Bel quadretto familiare del malaffare.

Inoltre si segnala che la consigliera Gangemi è consuocera di Corso Vincenzo in quanto suo figlio è sposato con la figlia del Corso. personaggio di spicco della criminalità per come emerge dall’inchiesta “Maestrale”.

In aggiunta a quanto scritto si comunica che l’assessore Elisa Galloro convive con un noto pregiudicato tale Latassa. Per il momento da Mileto è tutto, a voi la linea.

Lettera firmata